domenica, 17 Novembre, 2024
Società

Nella festività di San Giorgio il Parlamento della Legalità insedia l’Ambasciata del Servizio nella caserma “Cascino” di Palermo

È stata una festa, un inno di gioia, un entusiasmo ricco di valori forti nel segno della fede richiamando il sacrificio di San Giorgio. Una solenne cerimonia guidata dal Colonnello Antonino Longo, Comandante del Reggimento “Lancieri di Aosta” (6) ha insediato l’Ambasciata del “Servizio” a firma del Parlamento della Legalità Internazionale, che vanta più di sessanta Ambasciate in tutta Italia e anche oltre le Alpi, hanno indirizzato un plauso sia al Colonnello Longo che al Generale di corpo D’Armata Giuseppenicola Tota che ha incoraggiato questa iniziativa facendo pervenire un messaggio di plauso e di incoraggiamento per continuare a credere nei valori del servizio verso la collettività, la Patria e quanti attendono un fraterno segno di solidarietà.

Presenti alla manifestazione una delegazione dei giovani studenti del “Parlamento della Legalità Internazionale e multietnico, (presente all’Istituto Superiore “Filippo Parlatore e Ragusa” di Palermo) gli
alunni dell’Istituto comprensivo “Alberico Gentili” e il sindaco del Comune di Piana degli Albanesi Rosario Petta. Il primo cittadino ha donato al colonnello Antonino Longo una statuetta di San Giorno, lo stesso venerato nella Comunità greco/Ortodossa di Piana degli Albanesi e nella Caserma “Generale Cascino”.

Dopo la scopertura della targa è stata conferita ha la nomina di Socio Onorario del Parlamento della
Legalità Internazionale al Colonnello Antonino Longo insieme alla benedizione di Papa Francesco arrivata dal Vaticano mentre il vicepresidente Salvatore Sardisco ha consegnato invece il Grest del movimento.

Questa è la terza ambasciata del Parlamento della Legalità Internazionale che viene insediata in casa Esercito Italiano: la prima si trova a Verona “L’Ambasciata dell’Impegno”, la seconda alla Caserma Scianna di Palermo “L’Ambasciata del Giuramento” e quest’ultima “Ambasciata del Servizio” nella Caserma Cascino a pochi passi da via D’Amelio dove trenta anni fa i “carnefici di cosa loro” uccisero Paolo Borsellino con gli agenti della Scorta.

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