lunedì, 16 Dicembre, 2024
Turismo

Ponte del 25 aprile, la svolta del turismo. Sei italiani su dieci in vacanza o dai partenti. Città d’arte e agriturismi le mete

Scrollarsi di dosso un po’ di problemi per cercare relax chi in campagna, chi visiterà musei e mostre, chi incontrerà parenti e amici. Ma ci sono anche 9 milioni di persone che approfitteranno del lungo ponte da oggi 23 al 25 aprile per fare una vera e propria vacanza. Quasi sei italiani su dieci (58%) trascorreranno la festa del 25 aprile fuori casa. È quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ in vista della Festa della Liberazione che segna il ritorno dopo due anni di festività primaverili rese difficili dall’emergenza sanitaria.

Il turismo riemerge

“Una boccata di ossigeno per il turismo che”, sottolinea la Coldiretti, “ha registrato un crack di oltre 10 miliardi di euro nel 2021 rispetto a prima della pandemia, con un parziale ritorno degli stranieri la cui mancanza era stata uno degli elementi di maggiore criticità. A beneficiarne è l’intera filiera a partire dai consumi di cibi e bevande ai quali è destinato secondo la Coldiretti circa 1/3 della spesa turistica”.

Le destinazioni

Tra le mete preferite le città d’arte, il mare, la montagna e la campagna con la primavera che rappresenta la stagione preferita dagli amanti della natura con il clima mite, le piante fiorite, il passaggio degli uccelli migratori, ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni e di semina.
“Dopo le limitazioni legate alla pandemia, si registra peraltro anche a tavola”, conclude la Coldiretti, “il ritorno della convivialità con la voglia di stare insieme a parenti e amici nelle case, al ristorante, nei picnic all’aria aperta o in agriturismo dove alloggeranno in 300mila secondo Terranostra”.

Cucina e piccoli borghi

“Se la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere uno dei 25mila agriturismo italiani”, conclude la Coldiretti, “è anche la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness”.

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