mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Attualità

L’ambiguità di Xi sulla guerra e i rischi sul futuro della Cina

Il 4 febbraio il presidente Xi Jinping ha firmato una dichiarazione congiunta mentre era a Pechino alle Olimpiadi invernali, con il presidente russo Vladimir Putin, che ha impegnato Cina e Russia in un'”amicizia senza limiti”, una vera partnership strategica. Il 24 febbraio la Russia ha invaso l’Ucraina. Ad oggi, la guerra ha ucciso migliaia di persone innocenti, sfollato oltre cinque milioni di ucraini, recentemente è stato scoperto il massacro di 400 civili a Bucha, con notizie credibili di stupri e torture diffusi perpetrati dall’esercito invasore russo.

La reazione iniziale della Cina all’invasione russa è stata un tentativo di essere neutrale, chiedendo pubblicamente il dialogo e la fine delle ostilità, consentendo ai media controllati dal governo di incolpare l’Occidente per la guerra di accusare gli Stati Uniti di finanziare e sviluppare armi biologiche in Ucraina e sostenendo che l’Ucraina ha inscenato il massacro di Bucha. Si spera che questa campagna di disinformazione in Cina, che ripete a pappagallo la disinformazione russa, cesserà, mano a mano che  più notizie internazionali filtreranno in Cina, documentando la verità sulle atrocità russe in Ucraina.

È probabile che la dirigenza di Pechino, affidandosi alle informazioni di Mosca, pensasse che la guerra con l’Ucraina sarebbe stata una passeggiata – finita in poche settimane – con l’Unione Europea allo sbando e gli Stati Uniti disimpegnati. Si erano sbagliati.

La guerra continua e la Russia sta perdendo, malamente. Ma mentre la guerra continua, più persone innocenti moriranno e più villaggi, paesi e città saranno distrutti. Sappiamo cosa ha fatto l’esercito di Putin nella capitale cecena, Grozny, nel 2003, quando la città è stata rasa al suolo e migliaia di persone sono state uccise. La Russia e il governo siriano hanno fatto lo stesso ad Aleppo nel 2016, con la Russia che ha bombardato ospedali e scuole, uccidendo operatori umanitari e civili. Se la guerra in Ucraina continua, è probabile che Putin utilizzerà tattiche brutali simili.

All’inizio della guerra, Putin  ha messo in allerta le sue forze nucleari. In effetti, non ci sono garanzie che un Putin arrabbiato e disperato non userebbe una o più armi nucleari nella guerra con l’Ucraina. Ciò varcherebbe una soglia orribile. Dati gli sviluppi della guerra in Ucraina e la probabilità che Putin persista, in Cina deve esserci la preoccupazione che il suo allineamento con la Russia influenzerà profondamente le sue relazioni con l’Unione Europea e gli Stati Uniti, i suoi principali partner commerciali. Il segretario al Tesoro Janet Yellen, in un recente discorso, ha dichiarato: “L’atteggiamento del mondo nei confronti della Cina e la sua volontà di abbracciare un’ulteriore integrazione economica potrebbe essere influenzato dalla reazione della Cina al nostro appello a un’azione risoluta sulla Russia”. Un noto professore della Fudan University, Feng Yujun, ha recentemente pubblicato un articolo in cui si afferma: “Quello che è certo è che, indipendentemente dall’esito sul campo di battaglia, si può dire che la Russia ha fallito politicamente, economicamente e diplomaticamente”. E continua dicendo che durante gli oltre 20 anni di Putin al potere, la forza nazionale globale della Russia è costantemente diminuita; Il modo di pensare della Russia è arretrato e mentre il fulcro della competizione tra le grandi potenze del 21° secolo si è spostato sulla tecnologia, la finanza e la capacità di plasmare il sistema globale, le preoccupazioni della Russia rimangono l’espansione territoriale e il monopolio delle risorse naturali.Articoli come questo avranno un impatto in Cina, poiché molte di queste opinioni sono condivise con il pubblico. La Cina è sempre stata una forte sostenitrice della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale. Il ministro degli Esteri Wang Yi alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco a febbraio, ha sottolineato, “che la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i paesi dovrebbero essere rispettate e salvaguardate – e questo vale anche per l’Ucraina”. La guerra in Ucraina diventa ogni giorno più brutta. È tempo che la Cina interceda per contribuire a porre fine a questa guerra. E Xi Jinping è l’unico leader mondiale che può aiutare a convincere Putin a farlo.

*Ambasciatore, già inviato speciale per i Six Party Talks con la Corea del Nord e gli Usa
È stato Associate Director della National Intelligence americana

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Le lezioni del coronavirus. Anche per la Cina

Giuseppe Mazzei

La (non) politica che non appassiona

Tommaso Marvasi

Il diritto alla città tra ecologia integrale e terza missione della conoscenza

Antonio Derinaldis

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.