Mancano due mesi alla fine dell’anno scolastico e rimane lunga la trafila dei nodi da sciogliere: Anief chiede ufficialmente al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi un incontro urgente “per affrontare una serie di punti che non possono essere più rimandati”.
Secondo il sindacato “occorre prima di tutto bloccare l’utilizzo della didattica digitale integrare in assenza di una modifica del contratto collettivo integrativo nazionale, al di fuori dello stato d’emergenza, che riconosca almeno una specifica indennità;
come occorre attivare il tavolo per il reclutamento del personale scolastico in forza di quanto stabilito dal PNRR e dal Patto per la Scuola, con l’estensione del doppio canale di reclutamento;
dopo due anni di attesa, bisogna sbloccare l’attivazione della procedura straordinaria per esami finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dice che “questi sono alcuni dei punti da affrontare subito, altrimenti rischiamo di andare a compromettere l’esito del prossimo anno scolastico. In attesa di un riscontro immediato, abbiamo già ribadito la nostra disponibilità ad incontrarci con il ministro dell’Istruzione, sulla base della specifica piattaforma elaborata da Anief, a partecipare alle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro 2019/2021 scaduto da più di quaranta mesi. Ora la parola va a chi dirige l’amministrazione scolastico. Noi la strada l’abbiamo tracciata”, conclude Pacifico.