A 99 anni ieri si è spenta la figlia maggiore del fondatore del nostro giornale. L’avevamo incontrata da poco, in occasione del sessantenario della nascita de La Discussione, quando generosamente Maria Romana De Gasperi ci ha rilasciato una emozionante intervista sulla dimensione più intima e familiare del grande statista. Lei lo seguì per tutta la sua carriera politica e gli rimase accanto fino all’ultimo respiro – quel giorno a Trento mentre parlava al telefono con Roma di Europa – come figlia ma anche come segretaria privata senza stipendio e poi, in morte, come biografa tra le più feconde.
Bellissimi i suoi libri, testimonianza di una epoca storica così significativa per il nostro Paese e della dimensione più sofferta di un padre da lei tanto ammirato fino alla fine per l’impegno politico e sociale. Padre austero ma anche affettuoso, solo lei ne conosceva la sofferenza interiore, il prezzo pagato per l’integrità morale e lo sforzo profuso nel costruire la nostra Repubblica e l’agognata Europa.
Un esempio, un modello di uomo e di politica cui Maria Romana ha voluto rendere omaggio lungo tutta la sua vita, attraverso i suoi scritti, i suoi articoli e le interviste, senza mai sottrarsi, nonostante il passare degli anni. E oggi siamo noi che rendiamo omaggio a lei, per la sua bravura, la sua eleganza, la sua cultura, la sua dedizione, non solo a un padre, ma a tutto il suo Paese. Con lei si spegne un grande esempio di donna.