L’Istat, a seguito del processo di revisione, tuttora in corso, dei dati di importazione in valore del gas naturale allo stato gassoso per i mesi da luglio a dicembre 2021 ha rivisto i dati su Pil e indebitamento delle amministrazioni pubbliche comunicati il 1 marzo. In particolare, da prime elaborazioni effettuate si stima che l’impatto maggiore risulterà sul Pil nominale dell’anno 2021, che potrà subire una revisione al ribasso stimata entro il -0,3 e il -0,4%. La revisione risulterà marginale sul Pil concatenato, dovuta essenzialmente ad effetti statistici di bilanciamento del conto delle risorse e degli impieghi. Pertanto, nel 2021 l’aumento del Pil ai prezzi di mercato passerebbe dal +7,5%, rilasciato il 1 marzo 2022 al +7,1-7,2%, mentre risulterebbe uguale il tasso diffuso per la crescita del Pilin volume, pari al 6,6%. Allo stesso tempo è statgo rivisto l’indebitamento che, rapportato ai nuovi livelli del Pil, ha lasciato invariato il rapporto deficit/Pil al -7,2%.