sabato, 16 Novembre, 2024
Politica

Biden rafforza i legami con Ue e Londra. Mosca all’ambasciatore Usa: rottura vicina

L’Atlantico è più stretto
Montecitorio non è la Duma

Le due sponde, quella americana e quella europea,  dell’Oceano Atlantico non sono mai state così vicine, unite e determinate a non cedere a minacce della Russia che ha aggredito illegalmente uno stato sovrano nel cuore dell’Europa.

Se Putin pensava di allontanare gli Stati Uniti dall’Europa e di dividere i 27 membri dell’Ue, magari con ricatti simili a quelli rivolti contro l’Italia, ha sbagliato i conti. E non sono gli unici che non gli tornano.

Voleva indebolire un’Europa  addormentata e invece il vecchio continente  si è svegliato: ha  avviato il progetto di difesa comune che affiancherà  le attività della Nato e le rafforzerà;  sta definendo una politica energetica  coordinata per ridurre il prima possibile ed eliminare entro il 2027 del tutto la dipendenza da gas e petrolio russo. Bel risultato per il Cremlino  perdere un cliente di lusso.

Putin sperava anche di far breccia tra Unione Europa e Stati Uniti, illudendosi che Biden fosse, come il suo predecessore Trump, sprezzante e gelido nei confronti dell’Europa e poco convinto della utilità della stessa Nato

E si è sbagliato anche su questo punto. Gli Stati Uniti non lasceranno mai sola l’Europa e l’ombrello difensivo della Nato sarà più forte.

Sul piano diplomatico  Putin resta a mani vuote, perché la Cina, più che astenersi all’Onu sulla condanna dell’invasione non può fare: compromettersi diplomaticamente o, peggio, militarmente con un alleato scomodo e imbarazzante inquinerebbe il profilo di saggezza ed equilibrio che il gruppo dirigente cinese vuole offrire di sé al mondo: proteggere un guerrafondaio sarebbe un disastro d’immagine e anche economico per Pechino.

A Putin va male anche in Italia. Si sa che aveva lavorato bene per stringere rapporti di amicizia e ottenere scambi di informazioni con alcuni ambienti politici nostrani. Durante il primo Governo Conte, Putin era oggetto di  estese simpatie da parte di Lega e 5Stelle. Molta acqua è passata sotto i ponti e di quello stuolo di simpatizzanti putiniani è rimasto solo uno sparuto manipolo che vive ai margini di Lega e 5S , si ostina a mettere sullo stesso piano aggressore e aggredito e, in nome di una sorta di par condicio tra chi lancia le bombe sui civili e chi le subisce, vorrebbe che fosse “audito” a Montecitorio anche Putin. In realtà c’è un posto dove, se vogliono,  questi parlamentari possono andare ad ascoltare il loro amico. Ecco  l’indirizzo: ulitza Okhotnyy Ryad  (stazione della metropolitana Ploschad’ Revolyutsii (linea 3 – blu) 

Lì sorge, nel cuore di Mosca  il palazzo della Duma.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Infrastrutture per far crescere l’Italia

Giampiero Catone

Mosca spreme le imprese per sanare i buchi di bilancio

Renato Caputo

Aspettando Silvio. Pensando a Mario. Immaginando un governo

Giuseppe Mazzei

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.