Bond europei per mitigare impatti sociali della transizione energetica.
È la proposta che arriva dal segretario nazionale della Ui, Pierpaolo Bombardieri. “Le tragiche vicende belliche impongono un’accelerazione del processo di transizione energetica”, sottolinea il leader sindacale, “un tema che, proprio in queste ore, è oggetto dell’incontro tra il Presidente Draghi e la Presidente Von Der Leyen”.
Autonomia energetica
La Uil chiede scelte coraggiose di autonomia energetica, ma anche decisioni che servano a mitigare gli effetti sociali della transizione. “Per questo motivo, oltre al rifinanziamento di Sure, perché le sanzioni alla Russia avranno inevitabili ripercussioni su lavoratori e aziende, serve anche l’adozione di un nuovo programma europeo che potremmo definire “Sure in Transition”, prosegue Bombardieri, “Per favorire questi processi di transizione, alle aziende saranno destinati centinaia di miliardi”.
Transizione ecologica giusta
Per gli impatti sociali esiste un solo fondo, denominato “Just Transition”, con una dotazione di 17 miliardi, di cui all’Italia spettano poco più di 900 milioni di euro. “Con queste risibili risorse, è impossibile che la transizione sia giusta”, osserva il segretario della Uil, “Basterebbe, invece, una decisione del Consiglio europeo per l’adozione del nuovo programma e per la conseguente emissione di bond europei finalizzati a questo scopo. Si avrebbero, così, a disposizione”, conclude Bombardieri, “dotazioni adeguate a creare in Europa e in Italia condizioni di sviluppo, di giustizia e di autonomia”.