“Nell’epoca moderna si è affacciata una nuova concezione di Agricoltura, intesa non più solo come produzione di cibo o legata all’allevamento piuttosto che alla pesca: essa ha acquisito anche una valenza commerciale, dunque economica. Il trend si è meglio definito dopo la Green Revolution del 1970, quando si trovò il modo di aumentare in maniera esponenziale le rese, per avere maggiori quantità di cibo disponibile. Da allora, abbiamo assistito ad un’evoluzione del ruolo dell’attività agricola nella Società e alla nascita di un nuovo soggetto: l’Azienda agricola così come la intendiamo oggi” Sono le parole con cui il Presidente Nazionale dell’Unione Coltivatori Italiani (UCI), Mario Serpillo descrive l’evoluzione dell’agricoltura moderna
Non deve, dunque, stupire che anche di essa si occupi la Legge di Bilancio dello Stato (Legge 30 dicembre 2021, n. 234), provvedimento che contiene il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022”. La Legge prevede una sezione sugli obiettivi di settore prefissati dal PNRR ed un’altra sull’internazionalizzazione dei prodotti agricoli.
Ma perché un corpus di norme definite “agevolazioni”? “La lezione appresa a seguito della pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza le minacce che possono alterare l’affidabilità del sistema agroalimentare e l’esigenza di rafforzare la resilienza del sistema di produzione, innovando le Filiere agroalimentari per garantire alimenti sicuri ai cittadini-consumatori ed entrate economiche costanti ai produttori. Le agevolazioni e gli incentivi introdotti con la Legge 232/2016, per favorire il processo di trasformazione tecnologica e digitale noto come “Agricoltura 4.0”, si sono evoluti attraverso le successive Leggi di Bilancio aprendo al “credito di imposta”, ossia offrendo anche alle Imprese agricole l’opportunità di fruire delle agevolazioni disponibili” afferma Serpillo.
La Legge di Bilancio 2022 sottolinea l’esigenza di assicurare continuità alle misure di agevolazione e sostegno agli investimenti produttivi, estesi alle micro, piccole e medie Imprese, anche per il settore dell’Agricoltura. Essa, inoltre, istituisce un Fondo per la valorizzazione internazionale dei patrimoni immateriali ed agrosilvopastorali, anche a seguito del riconoscimento UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità. Le agevolazioni in agricoltura si estendono alla promozione e al sostegno della diffusione delle eccellenze della ristorazione italiana, per potenziare il vasto patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano, sia attraverso incentivi per la valorizzazione di prodotti a denominazione di origine o indicazione geografica tipica sia per investimenti strumentali in beni materiali ed immateriali (come software e tecnologie dell’intelligenza artificiale). La normativa nazionale richiamata pone l’accento sul sostegno ai Distretti del Cibo, come possibilità di sviluppo integrato di territori: un prezioso processo che lega cibo, turismo, ambiente e sviluppo sostenibile, tutti asset fondamentali del nostro Paese. Urgenti figli dei tempi attuali sono anche gli incentivi all’imprenditoria agricola femminile, uno strumento dal grande impatto sociale, che tiene conto dei cambiamenti in corso nell’umano consesso.
“L’agricoltura moderna è una forma di impresa matura e socialmente rilevantissima, multifunzionale per scelta e per impostazione: richiede, dunque, una disciplina gestionale diversa dal passato e dalle altre forme di produzione, che sia capace di abbracciare le istanze sociali e le mozioni di salvaguardia e sviluppo del territorio. Investire nell’Agricoltura, oggi, significa riprendere fiducia, ripartire! Il futuro passa da qui” conclude il Presidente dell’UCI.