sabato, 16 Novembre, 2024
Lavoro

Artigiani, la Cna: Politici non state alla finestra. Il premier Conte: “Sono dalla vostra parte”

“Nessuno può stare alla finestra non è concesso in primo luogo alla politica”. E ancora: “basta soluzioni parziali e rimedi tampone. All’Italia servono scelte coraggiose e lungimiranti, di grande respiro”. Gli applausi a Daniele Vaccarino, presidente nazionale della Cna (Confederazione nazionale artigiani) arrivano scroscianti e convinti dalla platea di 5 mila persone presenti ad Ancona per l’assemblea annuale della confederazione. Ad ascoltarlo c’è anche il premier Giuseppe Conte che prende appunti e al termine del suo intervento si dichiara alleato degli artigiani e consapevole dei loro sacrifici come piccoli imprenditori. Nel suo intervento il presidente Vaccarino sollecita l’avvio di un confronto costante e strutturato tra il Governo e le parti sociali, “per costruire”, spiega, “un progetto di grande qualificazione e crescita dell’Italia. La Cna è pronta a dare il suo contributo con tutta l’intelligenza e la passione di cui siamo capaci”. Uno dei principali snodi e preoccupazioni è il tema del fisco che, “scoraggia” per il presidente della Cna, “il desiderio di intrapresa, imponendole un prelievo prossimo al 60%, che ci obbliga ad anticipare le imposte, che ritarda i rimborsi e limita le compensazioni”.

Occorre una nuova stagione di relazione con il fisco e Vaccarino indica che un fisco “trasparente, ragionevole, equo e semplice crea fedeltà”. Il contrasto all’evasione è “molto importante” ma deve essere un’azione condotta “senza criminalizzare autonomi, artigiani, commercianti e piccola impresa. Siamo stanchi di questo accanimento. Subiamo il discredito gettato da chi opera nell’illegalità e nell’abusivismo, da chi usa la protezione di un lavoro dipendente”. Per paradosso poi ci sono i giganti del web che riescono a sfuggire grazie anche ad una legislatura incerta ai controlli fiscali.

“È venuto il momento di far pagare il giusto anche i colossi del web. La web tax serve subito”, esclama il presidente della Cna.

“Serve una profonda semplificazione del fisco e della burocrazia ma a spaventare artigiani e piccole imprese c’è la mancanza di credito bancario, la difficoltà di incassare in tempi ragionevoli sia da parte del pubblico che dei privati le fatture”.

Nonostante le enormi difficoltà e un contesto sfavorevole, per Vaccarino nelle piccole imprese il numero dei dipendenti è aumentato del 15% negli ultimi 5 anni, “vorremmo crearne ancora di più”, sottolinea Vaccarino invocando una semplificazione dei contratti a termine e il ripristino dei voucher.

“Noi piccoli imprenditori”, scandisce, “abbiamo bisogno di più sostegno nella difesa della nostra autonomia e libertà di impresa, insidiata sia dalle concentrazioni di potere economico, sia dai grandi operatori che condizionano e indirizzano il mercato. Emblematico, al riguardo, è l’articolo 10 del ‘decreto crescita’ e il presidente Cna rinnova l’appello al Governo a cancellare la norma.

“L’Italia possiede i talenti e le intelligenze per concepire nuovi e dirompenti progetti”, conclude Vaccarino, “ci mancano quegli incubatori, fatti da finanza e ricerca, che forniscano loro ossigeno e nutrimento per venire al mondo. Vecchie e nuove attività danno vitalità all’imprenditorialità italiana. E muovono l’ascensore sociale. Ogni anno 350 mila giovani, italiani e immigrati, accettano le sfide del mercato e scelgono di diventare imprenditori. È un progetto che non richiede solo coraggio ma competenza e risorse. L’Italia deve avere fiducia in chi ha fiducia nel futuro”. Molti i temi e le proposte raccolte dal presidente Giuseppe Conte che ha ringraziato gli artigiani e ricordato che sarà un loro alleato. “Dialogare insieme per trovare le misure giuste”, propone il capo del Governo, “L’Italia è ammirata e rispettata nel mondo per la qualità dei prodotti, delle eccellenze delle manifatture artigiane”. E questo, “ci rende più forti nel mondo, le nostre eccellenze sono davvero apprezzate in tutto il mondo, vantiamo un primato in Europa, un nostro valore che dobbiamo conservare e rinnovare”.

“Occorre dare continuità e certezza a chi lavora e fa impresa e che rischia”, promette Conte che ricorda il ruolo degli artigiani per impegno di lavoro, innovazione, e soprattutto per la “maestria artigianale italiana. Dobbiamo moltiplicare le vostre capacità, conquistare il mondo”. Il presidente del Consiglio si dichiara convinto che sia necessaria anche un’opera profonda di semplificazione. “Per crescere c’è bisogno di un quadro regolatorio più semplificato. La burocrazia vi toglie il sonno ma lo toglie anche al presidente del Consiglio”.

Mentre per Conte la strategia contro l’evasione “non criminalizzerà alcuna categoria. Il nostro piano è garbato ma chiaro”. Anche sulla moneta elettronica il premier ricorda che non ci saranno imprenditori penalizzati. “Verranno favoriti con incentivi coloro che utilizzano i pagamenti digitali”, conclude Conte, “ma chi continuerà a usare il contante non sarà penalizzato”.

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