Canta vittoria la Confederazione Nazionale degli Artigiani che è riuscita a ridurre un pezzo di burocrazia sugli adempimenti delle imprese. Si tratta delle rendicontazioni dei contributi ricevuti che potranno essere resi noti e pubblicati dalle stesse imprese senza un duplice invio di carte ai Ministeri.
L’emendamento approvato
“Cna è riuscita a segnare un punto nella battaglia per la sburocratizzazione”, spiega la Confederazione, “Nel corso dell’esame del decreto Milleproroghe in sede congiunta da parte delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera è stato approvato l’emendamento, presentato su nostra proposta, mirato a prorogare ulteriormente l’obbligo per tutte le imprese, anche quelle più piccole, di rendere noti i contributi ricevuti dagli Enti pubblici, pubblicandoli nella nota integrativa di bilancio o sul proprio sito internet”.
Adempimento inutile
Per gli artigiani l’adempimento per ora accantonato è “perfettamente inutile”, “visto che i dati su sovvenzioni e sostegni erogati alle imprese sono ovviamente già in possesso delle Amministrazioni pubbliche che li hanno assegnati e addirittura già in larga parte pubblicati nel Registro nazionale degli aiuti di Stato”, spiega la Cna.
Disposizioni dubbie
Secondo gli artigiani le stesse disposizioni introdotte “continuano a registrare elementi di dubbia interpretazione, nonché oggettive sovrapposizioni”. “Pur condividendo la richiesta di maggiore trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche, non possiamo che cogliere con soddisfazione la decisione assunta dalle Commissioni parlamentari”, evidenzia la Cna, “Ora procederemo con il massimo impegno sulla strada della rivisitazione delle disposizioni nell’ambito del confronto sulla legge annuale per il mercato della concorrenza (del resto, queste norme furono introdotte proprio con analogo dispositivo nel 2017), per superare innanzitutto la loro oggettiva sovrapposizione al Registro nazionale degli aiuti, strumento che già assolve a compiti di pubblicità e trasparenza”.