domenica, 15 Dicembre, 2024
Attualità

Lavoro e studenti vittime di incidenti. Sindacati pronti alla mobilitazione: settimana di iniziative per fermare la strage

Pronti a scendere in piazza. Dopo l’annuncio parte la macchina organizzativa di Cgil, Cisl e Uil, per “intervenire subito con provvedimenti in grado di fermare la strage”. La settimana di iniziative
partiranno da lunedì 21 febbraio.
“Non c’è più tempo, non siamo disponibili ad attendere oltre, continuando a contare lavoratori e studenti morti sul lavoro o durante un’esperienza formativa in azienda”,le indicazioni arrivano dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri, che illustrano nel merito le manifestazioni, “saranno organizzate iniziative ed assemblee nei luoghi di lavoro. I delegati sindacali dialogheranno con i lavoratori e le lavoratrici, stagisti, tirocinanti e ragazzi e ragazze che svolgono percorsi di apprendimento scuola/lavoro sul tema della sicurezza e sul diritto a vedere garantita l’incolumità di chi opera, come dipendente o studente impegnato in un percorso formativo di vario tipo, all’interno di un’azienda, un cantiere o qualsivoglia luogo di lavoro”.

Controlli e norme severe

“È necessario e le morti di Lorenzo e Giuseppe a distanza di pochi giorni lo hanno drammaticamente confermato”, evidenziano i leader sindacali, “potenziare e migliorare i controlli e garantire una
formazione specifica, agli studenti, ai tutor e ai dipendenti già presenti in azienda con linee guida condivise su come operare in queste situazioni”. Inoltre, per Cgil, Cisl e Uil “non è accettabile che la presenza di studenti venga considerata al pari di lavoro subordinato vero e proprio”.

Serve responsabilità

“Ministeri competenti ed Enti locali”, proseguono i dirigenti sindacali, “si facciano immediatamente carico di questa situazione insostenibile. Imprese, organi di vigilanza e associazioni di categoria si assumano le
proprie responsabilità”. “È il momento di risposte certe sul tema degli infortuni sul luogo di lavoro e in itinere”, concludono Landini, Sbarra e Bombardieri, “Chiunque esca la mattina dalla propria casa per andare a lavorare o per un’esperienza formativa prevista dal proprio percorso di studi, deve avere la certezza di tornarvi la sera”.

 

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