Un cinema al museo. Ma non un cinema normale: un cinema VR, in realtà virtuale insomma. Dove con visori di ultima generazione, non ci si limiterà ad assistere dall’esterno alla proiezione di film, documentari e cortometraggi. Ma si avrà la sensazione di lasciare la sala ed entrare nello schermo, vivere a 360 gradi le immagini a fianco dei suoi protagonisti. È così che è rinato e riapre dopo quarant’anni la storica sala cinematografica del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano (via San Vittore 21) dedicato a Leonardo da Vinci. Voluta da Guido Ucelli, fondatore del Museo e inaugurata nel ’54 alla presenza dell’allora presidente della Repubblica Luigi Einaudi, da questo weekend e per tutti quelli seguenti torna ad accogliere il pubblico. Con una veste e una proposta nuova.
A cavallo tra sperimentazione e interattività, lo storico auditorium avrà ora una VR Zone, una sala immersiva per la realtà virtuale insomma. Dove il pubblico, seduto su snelli sgabelli e con indosso i visori hi-tech picoG2 di Pico Interactive, avrà la possibilità di scegliere tra i titoli in programma. Selezionati in collaborazione con Rai Cinema. E trascorrere più o meno un quarto d’ora fuori dagli standard.
Tre le proposte in programmazione a febbraio c’è il documentario Vulcano, diretto dal regista Omar Rashid e proiettato in anteprima proprio al Museo. Che mostra la scenografica eruzione del vulcano islandese Fagradalsfjall, accompagnata dalla voce narrante di Valentina Lodovini. Da scegliere anche il cortometraggio Happy Birthday sul fenomeno degli hikikomori, gli adolescenti che decidono di trascorrere periodi di isolamento sociale. Che avrà come colonna sonora le musiche di Achille Lauro. E poi Being an astronaut, il primo film in VR mai girato nello spazio.
Seguiranno poi altri titoli, con focus su attualità, scienza e società, oltre che interviste esclusive a grandi nomi del cinema. “Daremo spazio alle migliori produzioni nazionali e internazionali. E ai più innovativi autori che stanno sperimentando linguaggi nuovi per raccontare la scienza, la tecnologia e la società in modo inaspettato”, è la promessa di Luca Roncella, Responsabile Gaming & Digital Interactivity del Museo. E Leonardo, di sicuro, ne sarebbe soddisfatto.