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Draghi si chiama fuori dalla politica. Niente rimpasto, sostenere la crescita

Superbonus: troppe frodi, pochi controlli. Insorge il M5S
sabato, 12 Febbraio 2022
1 minuto di lettura

Comincia con lo scontro con i 5Stelle il secondo anno del governo. Tema il superbonus caro a Conte e ai suoi cui Draghi rimprovera di aver scritto regole senza prevedere controlli. Ma non sembra finire qui. Draghi annuncia anche interventi strutturali contro il caro energia. Se riguardassero l’aumento della produzione del gas si accenderebbe un altro conflitto con il Movimento.

Con uno stile asciutto, a tratti freddo, Draghi chiude a possibili giochi dei partiti che lo vedano protagonista politico a capo di questo o quello schieramento. Forse scottato dalla vicenda Quirinale, stavolta non usa metafore. Una sola parola “Escludo”.

Lascia intendere che non cercherà l’unanimità sui provvedimenti, tirerà dritto senza eccessive mediazioni ed evitando di umiliare il Parlamento. Pochi voti di fiducia ma una linea chiara soprattutto in economia: la priorità è la crescita equa, sostenuta e sostenibile che va difesa a qualsiasi costo disinnescando la mina del prezzo elevato dell’energia.

Draghi rimane ottimista sull’economia italiana che crescerà sopra la media anche nel 2022. I dati sul debito stanno migliorando, come spiegherà oggi il Governatore della Banca d’Italia e l’inflazione potrebbe anche diminuire nei prossimi mesi.

La squadra dei ministri non cambierà e si lavorerà a ritmo serrato per rispettare gli obiettivi del Pnrr. Fino a settembre la barca del Governo andrà avanti Ma quando si parlerà della nuova legge di Bilancio e le pensioni dei parlamentari saranno al sicuro tutto potrà succedere.

Giuseppe Mazzei

Filosofo, Ph.D. giornalista, lobbista, docente a contratto e saggista. Dal 1979 al 2004 alla Rai, vicedirettore Tg1 e Tg2, quirinalista e responsabile dei rapporti con le Authority. Per 9 anni Direttore dei Rapporti istituzionali di Allianz. Fondatore e Presidente onorario delle associazioni "Il Chiostro - trasparenza e professionalità delle lobby" e "Public Affairs Community of Europe" (PACE). Ha insegnato alla Sapienza, Tor Vergata, Iulm e Luiss di cui ha diretto la Scuola di giornalismo. Scrivi all'autore

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