domenica, 22 Dicembre, 2024
Società

Scuola, Bianchi: “Ora ascoltare i ragazzi per costruirne una nuova”

“La presenza di uno studente in un ambiente lavorativo richiede non solo le stesse misure di garanzia e sicurezza che si applicano ai lavoratori, ma un sovrappiù di responsabilità da parte sia della scuola di appartenenza che di chi accoglie i nostri ragazzi. Eventuali situazioni di rischio o, peggio, di sfruttamento, vanno immediatamente denunciate”.

Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in una lettera a la Repubblica, in merito alla mobilitazione degli studenti nei giorni scorsi. Quanto agli esami di Stato, spiega: “Abbiamo riflettuto a lungo sulle modalità dell’esame, valutando naturalmente anche la situazione sanitaria. Il governo si è sempre impegnato in modo caparbio per riportare tutti in presenza. Ora riteniamo giusto accompagnare tutti ad una nuova fase senza paura”, spiega Bianchi.

“Una prova di italiano per poter esprimere se stessi, una prova di indirizzo che tiene conto delle effettive situazioni che si sono realizzate localmente, una prova orale personalizzata sono il modo per accompagnare ognuno, responsabilmente e in autonomia, in un percorso di uscita da questa fase troppo lunga. Di questo avrò modo di discutere martedì insieme alle studentesse e agli studenti delle Consulte, ma con loro vorrei parlare anche di molto altro.

L’esame di Stato è la conclusione di un percorso e ora che possiamo, grazie ai vaccini, guardare con più serenità al futuro è il momento di mettere insieme le nostre energie”.

Il Pnrr ci permette di dare corpo a sei riforme strutturali del nostro sistema educativo – Its, istruzione tecnica e professionale, orientamento, reclutamento e formazione iniziale dei docenti, numerosità e dimensionamento delle istituzioni scolastiche, scuola di alta formazione del personale scolastico – che, insieme agli investimenti in infrastrutture e competenze, disegnano una nuova scuola, cui tutti noi siamo chiamati a contribuire. Questo cammino riguarda tutti, soprattutto i nostri studenti. Ed è con loro, con le famiglie, con i docenti, con il personale della scuola che vogliamo costruirlo, giorno dopo giorno, nei prossimi mesi”, conclude il ministro.

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