Lotta contro il tempo per il riconoscimento degli ammortizzatori sociali per le categorie in crisi. A porre il problema di una mancata erogazione dei fondi è la Confesercenti. “Il rischio concreto e immediato è un
forte rallentamento delle procedure e un conseguente grave ritardo nell’erogazione degli ammortizzatori sociali ai lavoratori”.
Ritardi e timori
Per la Confederazione le prime indicazioni diramate dall’INPS con la circolare 18 in relazione ai nuovi ammortizzatori sociali, fanno temere una crisi profonda.
“L’estensione del regime ordinario”, sottolinea la Confederazione, “previsto per la CIGO al FIS, e quindi ad una immensa platea di piccole e piccolissime imprese, rischia di causare difficoltà enormi. In primo luogo all’Inps, che sarà chiamato a processare una imponente mole di dati con conseguenze sui tempi di erogazione”.Le principali preoccupazioni riguardano l’anticipazione del trattamento da parte
dell’INPS, che con la causale Covid era pressoché automatica e adesso dovrebbe essere valutata alla luce della situazione finanziaria dell’azienda.
Servono chiarimenti
Ulteriori problemi per la Confesercenti, sorgono poi sia nell’individuazione della corretta causale da inserire per la richiesta di integrazione salariale che nella produzione della documentazione
richiesta.
“Chiediamo al Ministero del Lavoro e alla stessa Inps di chiarire con urgenza questi due aspetti”, scrive la Confederazione, “per evitare che la burocrazia vada a pesare ancora una volta sulle spalle di imprese e
lavoratori”. Nel dettaglio Confesercenti chiede di confermare esplicitamente che la procedura di informazione delle Organizzazioni Sindacali può avere inizio in data successiva al 1° febbraio 2022, anche
in relazione a trattamenti che abbiano decorrenza dal 1° gennaio 2022.
E inoltre di chiarire che la relazione tecnica da produrre ai fini dell’accesso ai trattamenti e la documentazione delle difficoltà finanziarie da produrre ai fini della richiesta di pagamento diretto a carico dell’Inps possano consistere in un documento che attesti la crisi di mercato in atto nei settori individuati dall’allegato I al decreto Sostegni Ter, senza la necessità di produrre la documentazione prevista dalla procedura ordinaria”.