lunedì, 16 Dicembre, 2024
Energia

Sempre più famiglie e imprese passano al mercato libero

Sempre più clienti serviti nel mercato libero: nel settore elettrico il 59,7% delle famiglie (+ 2,4% in sei mesi) e il 70,4% delle imprese (+2,4%), nel settore gas il 62,0% dei clienti domestici (+1,8%) e il 71,3% dei condomini (+1,4%) uso domestico con consumi inferiori ai 200.000 Smc. Per di più i clienti lo hanno fatto in maniera proattiva, chiamando l’azienda oppure online. Diminuiscono significativamente la quota di intervistati che dichiara di aver sottoscritto il contratto dopo aver ricevuto la chiamata di un call center: rispetto all’analisi precedente sono scesi del -26,8% tra i domestici e del -36,9% tra i non-domestici. Sono alcuni dei risultati emersi dal secondo “Rapporto monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell’energia elettrica e del gas”, previsto dal decreto del Mise del 30 dicembre 2020. Prosegue a ritmo costante l’uscita dei clienti finali dalle tutele.

Nonostante persista una certa disomogeneità nel territorio nazionale, nella grande maggioranza delle regioni e delle province italiane più della metà dei clienti – domestici e non – è uscito dal relativo regime di tutela, scegliendo un contratto di libero mercato per entrambi i settori (dati aggiornati a settembre 2021). Da una analisi di dettaglio del settore elettrico, l’83,1% (+ 2,1%) dei contratti siglati da clienti tra i 18 e 29 anni è nel mercato libero. La scelta del mercato libero resta maggioritaria fino alla fascia 70-79 anni, anche se con il crescere delle fasce di età, cresce la percentuale di clienti serviti in maggior tutela.

I clienti domestici hanno cambiato fornitore ad un ritmo piuttosto elevato rispetto ai primi anni monitorati. Se la tendenza registrata fino a settembre sarà confermata per l’ultimo trimestre del 2021, il tasso annuo sarà del 17,4% per la luce e del 12,4% per il gas. Andamento che invece non si registra per condomini e imprese. Si mantiene sopra al 50% la quota di clienti che, uscendo dalla maggior tutela, sceglie un contratto di libero mercato con lo stesso venditore (o con società dello stesso gruppo). Sul portale offerte dell’Area, al 31 dicembre 2021, sono circa 3.881 le offerte (a luglio erano 4.855), disponibili alla consultazione e alla comparazione della spesa. Per il settore elettrico: 1.062 offerte per i clienti domestici (passano dal 61% al 41% quelle a prezzo fisso); 974 per i clienti non domestici (dal 56% al 36% quelle a prezzo fisso).

Per il settore gas naturale: 786 per i clienti domestici (di cui il 41% a prezzo fisso), 409 offerte per i condomini uso domestico (di cui il 44% a prezzo fisso) e 619 per i non-domestici (di cui 41% a prezzo fisso). Per le “dual fuel” (luce e gas): 36 per i clienti domestici (di cui l’83% a prezzo fisso) e 1 per i non- domestici (a prezzo fisso). “L’analisi di dati statistici e la comparazione con le serie storiche è il modo migliore per valutare situazioni emergenziali come quelle che stiamo vivendo in questi mesi – afferma il presidente di Arera, Stefano Besseghini -. Quando sarà passata la fase di prezzi altissimi nel gas e nell’elettricità, saranno i numeri a mostrarci se e come si modificheranno i nostri comportamenti di consumo e le nostre scelte di mercato. I rapporti periodici di Arera, al Governo e al Parlamento, continueranno a fornire elementi di valutazione per eventuali politiche strutturali”.

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