Nonostante i primi segnali di un rallentamento della diffusione del coronavirus in Israele, lunedì il coordinatore nazionale anti-pandemia, Salman Zarka, ha avvertito che la morbilità potrebbe ancora aumentare, mentre i ricoveri da covid-19 rimangono elevati. “Assistiamo tuttora a una morbilità molto alta – ha spiegato Zarka – Tra venerdì e sabato avevamo visto un calo dei contagi giornalieri che ci ha fatto sperare che il picco fosse alle nostre spalle. Domenica, purtroppo, i casi sono tornati a crescere, il che conferma che siamo in un periodo instabile. I pronto soccorso e le terapie intensive sono ancora pieni”. Zarka ha detto che la variante Delta non svolge più un ruolo di primo piano nell’epidemia in Israele ed è stata in gran parte soppiantata dalla più contagiosa Omicron.
Inoltre, nel paese sono stati rilevati 350 casi della sotto-variante Omicron BA.2, che si ritiene sia ancora più trasmissibile. Intanto, quasi 650.000 israeliani hanno ricevuto la quarta dose di vaccino senza che siano state segnalate reazioni avverse e il coefficiente R, che misura i contagi medi da ogni singolo caso, è sceso sotto l’1 (0,94) suggerendo che la pandemia è in leggero calo.