Dopo aver toccato le Regioni del Nord del Paese, il Camper “Adesso Basta” promosso dalla Federazione Medici di Medicina Generale, sta attraversando i comuni del centro per poi dirigersi verso il Sud. Una scelta ben precisa, quella adottata dai vertici della organizzazione che ha pensato e si è attivata per cercare un ulteriore confronto con i cittadini ed essere sempre più un punto di riferimento di un servizio sanitario di prossimità ad accesso diretto e gratuito.
In Italia ci sono 5.498 comuni sotto i 5.000 abitanti, che rappresentano il 69,47% del numero totale, dove vivono circa 10 milioni di cittadini ai quali va offerto, considerando la maggiore distanza da un’offerta di secondo livello specialistico, un servizio di cure primarie competitivo ed efficiente, partendo dalle unità elementari di “micro-équipe”.
L’obiettivo, spiega il segretario nazionale dell’organizzazione dei medici di medicina generale Silvestro Scotti è quello di “ascoltare i sindaci, i medici e i cittadini dei territori per perfezionare la proposta di prossimità delle cure primarie definita dalla Fimmg. Questo vale maggiormente in quelle aree del paese dove potrebbe essere minore l’efficacia del Ssn”.
Secondo l’esperto occorre “ridare speranza e prospettiva alle aree economicamente meno forti che hanno subito maggiormente gli effetti degli eterni commissariamenti e dei tagli lineari”. “Il nostro incontrare le zone più esposte all’arretrare della risposta ai bisogni di salute – conclude Scotti – sta rendendo più forte la proposta alla politica di un modello di assistenza di prossimità che protegga e risponda alle sfide della cronicità, della non autosufficienza, della terminalità senza dimenticare le a zone più svantaggiate economicamente e con maggiore tendenza all’invecchiamento”.