Scatta domani il primo click day per l’ingresso di lavoratori stranieri, che riguarderà l’assunzione di lavoratori non stagionali e lavoratori autonomi, mentre martedì 1 febbraio l’assunzione di lavoratori stagionali.
Lo rende noto la Coldiretti, nel sottolineare che il Decreto flussi 2022 riguarda complessivamente quasi 70mila lavoratori stranieri che in una buona parte sarà impegnata in agricoltura.
La possibilità di ingresso è importante – sottolinea la Coldiretti – per salvare i raccolti e garantire con la ripresa dei contagi Covid l’approvvigionamento alimentare, in un settore che resta ancora fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri, nonostante la crescita di interesse tra gli italiani.
Con la piena ripresa delle attività agricole, è facile prevedere l’accentuarsi della mancanza di lavoratori necessari nelle campagne, in un momento in cui con la pandemia da Covid – continua la Coldiretti – si è aperto uno scenario di incertezza, accaparramenti e speculazioni che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali come l’energia e il cibo.
In questo contesto – sottolinea la Coldiretti – l’apertura delle frontiere agli stranieri rischia però di essere vanificata dal fatto che molti braccianti provenienti da Paesi extracomunitari non possono lavorare, in quanto sono vaccinati con il siero russo Sputnik o con quello cinese Sinovac, che non sono riconosciuti in Italia ed in Europa. Un limite che va superato anche considerando il fatto che un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere che hanno trovato regolarmente occupazione in agricoltura.