Ieri riunione dei ministri degli Affari esteri della Ue per parlare di sicurezza in Europa con un focus particolare sulla situazione sempre più incandescente al confine fra Russia e Ucraina e che ha visto la partecipazione straordinaria in videoconferenza del segretario di Stato Usa. Sono molte le cose che Blinken ha dovuto spiegare al Consiglio per i comportamenti sempre più muscolari degli ultimi giorni, a cominciare dall’evacuazione dei diplomatici statunitensi in Ucraina.
“Noi non faremo la stessa cosa – ha prontamente commentato Josep Borrell, Alto rappresentante Ue per gli Esteri, parlando con i giornalisti prima dell’incontro -. Credo che non dobbiamo drammatizzare, i negoziati con la Russia sono in corso”. Washington ha anche inviato 200 milioni di dollari alle Forze armate ucraine a sostegno del “loro continuo sforzo di difendere la sovranità e l’integrità territoriale dall’aggressione russa”. E mentre si assiste a un improvviso dispiegamento di forze russe in Bielorussia al confine con la Nato, a Camp David si decide un eventuale rafforzamento militare della presenza americana negli ex paesi del patto di Varsavia, ora membri della Nato.
Duro braccio di ferro tra Washington e Mosca
“Siamo convinti che una vera guerra” in Ucraina “sia un’eventualità probabile”, dice Gabrielius Landsbergis, ministro degli Esteri della Lituania. Per scongiurarla è bene che la Ue ricorra a sanzioni che siano “insopportabili”, dice il ministro lettone, perché “se sono tollerabili, non sono un deterrente. Dobbiamo decidere se vogliamo fare deterrenza contro una guerra. Altrimenti dovremo mandare armi e munizioni agli ucraini perché possano difendersi come hanno fatto i Baltici”. Intanto la Casa Bianca fa sapere sul suo account Twitter che Biden “ha affermato che se la Russia invaderà ulteriormente l’Ucraina, gli Stati Uniti imporranno conseguenze rapide e gravi con i nostri alleati partner” e che gli Usa stanno valutando l’invio di 5mila militari nei Paesi Baltici ed Est Europa. La decisione sarà presa in settimana. Pronta la risposta del Cremlino che accusa la Nato e Washington di “esacerbare” le tensioni attraverso “annunci isterici” e “azioni concrete”, aggiungendo che il rischio di un’offensiva delle truppe ucraine contro i separatisti filo-russi nell’est del Paese è “molto alto”.
In arrivo 1,2 miliardi dalla UE
La Ue “conferma il suo incrollabile sostegno all’indipendenza dell’Ucraina e degli altri paesi del partenariato orientale entro i loro confini riconosciuti a livello internazionale e invita la Russia a impegnarsi nuovamente e in modo costruttivo per la risoluzione sostenibile e pacifica dei conflitti – si legge nella nota relativa ai lavori del Consiglio degli Affari esteri -. Come dichiarato dai capi di Stato e di governo dell’Ue a dicembre 2021, qualsiasi ulteriore aggressione militare da parte della Russia contro l’Ucraina avrà conseguenze imponenti e gravi costi”. La presidentessa della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato a Bruxelles “un nuovo pacchetto di assistenza finanziaria all’Ucraina, comprendente sia prestiti di emergenza che sovvenzioni”, una macro finanziamento di emergenza da 1,2 miliardi di euro e sovvenzioni per 120 milioni. “Contiamo sul Consiglio Ue e sul Parlamento europeo – ha detto la von der Leyen – per l’adozione di questo aiuto il più presto possibile”.
Ministri Ue: Mosca riprenda le trattative diplomatiche
“Il Consiglio condanna le continue azioni aggressive e le minacce della Russia contro l’Ucraina e invita la Russia a ridurre l’escalation, a rispettare il diritto internazionale e ad impegnarsi in un dialogo costruttivo attraverso i meccanismi internazionali stabiliti”, si legge in una dichiarazione ufficiale a termine dei lavori. “L’Ue ha, inoltre, accelerato i lavori preparatori per potenziali misure restrittive nei confronti della Russia”, si legge sempre nel comunicato congiunto.