“Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da continui interventi legislativi sulla giustizia, ma quasi sempre a costo zero. Oggi, nel quadro del Pnrr, si colloca una pluralità di riforme, già avviate o in corso di elaborazione (processo penale, processo civile, diritto concorsuale, ordinamento giudiziario, giustizia tributaria, giustizia onoraria, sistema carcerario, per citare le principali), caratterizzate da una duplice novità: sono sostenute da consistenti finanziamenti che permettono di accompagnarle con dotazioni di risorse umane e materiali; sono sottoposte a meccanismi di rendicontazione dei risultati secondo precise scadenze sino al bilancio finale del 2026”. Così il presidente della Corte di Cassazione, Pietro Curzio, nel suo intervento alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte.
“Si tratta di innovazioni essenziali, che non esauriscono però i problemi di un percorso nel quale la legislazione delegata costituisce il passaggio più complesso e delicato, il vero fulcro del cambiamento. Si coglie nel Governo piena consapevolezza di quanto la fase concretamente attuativa delle riforme sia decisiva.
A nostra volta – ha spiegato – siamo consapevoli di come sia decisivo il modo in cui la magistratura, per quanto di sua competenza, saprà applicare le nuove norme e impiegare al meglio le risorse disponibili”.