Nella partita sul Quirinale le dichiarazioni ufficiali dei partiti non svelano le reali strategie. I giochi sono molto coperti. Scontato il no a Berlusconi, Pd e 5 Stelle si tengono aperte tutte le ipotesi. Anche quella di Draghi.
Se Berlusconi non trova i voti
Si ritira dalla competizione e indica lui il nome di Draghi spiazzando la sinistra e mettendo una pesante ipoteca sul prossino governo.
Se Berlusconi dimostra di avere i voti
Il centrodestra è obbligato a votarlo. Se il Cavaliere ce la fa, saranno problemi per Meloni e Salvini che si vedranno rubare la scena dal vecchio leader. Forza Italia riprenderà vigore a danno di Lega e FdI.
Problemi seri anche per Pd e 5S: fuori dai giochi sarebbero tentati di andare fuori anche dal Governo e sarebbe la fine di Draghi.
Se Berlusconi fosse bocciato dai franchi tiratori
Nessuno si fiderebbe più di nessuno. Partirebbe il gioco dei veti incrociati. E tutto potrebbe succedere, anche la rielezione di Mattarella.
Sarebbe l’implosione finale per il centrodestra, con Forza Italia che si sgancerebbe da Salvini e Meloni e si sposterebbe verso un’area centrista che potrebbe gravitare intorno a Renzi.