Obbligo vaccinale, per Confindustria diventa una priorità a condizione che sia utile a limitare i rischi e spingere le persone a vaccinarsi.
“Questo deve essere l’obiettivo. Detto ciò, sono più che favorevole e anzi, come Confindustria, sono per l’obbligo vaccinale di tutte le persone”. A sottolinearlo è Maurizio Marchesini, Vice Presidente di
Confindustria per le Filiere e le Medie Imprese, intervenuto in merito all’introduzione nel prossimo Cdm del Super Green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro.
Rischio blocco del lavoro
“È un momento particolare, il virus è meno aggressivo ma ci sono tanti casi di positività”, osserva Maurizio Marchesini, “con tutto quello che ne consegue: isolamenti, quarantene e quindi persone che non possono
andare fisicamente al lavoro. Questa ripresa forte della pandemia è sicuramente un fattore di incertezza che se ne aggiunge ad altri anche più impattanti”, fa presente Marchesini, “ci sono aziende che stanno
rimandando la riapertura, come nel settore ceramico, proprio perché produrre ha prezzi troppi alti”.
La ripresa c’è
Per il vice presidente per le Filiere e le Medie Imprese la ripresa può essere al riparo di altri fattori negativi. Maurizio Marchesini è ottimista. “Non la vedo così negativa, perché la ripresa è forte, tra gli imprenditori c’è ottimismo e voglia di farcela. Ma ovviamente in uno scenario così va tenuto conto di tutti i fattori e questi tre, pandemia, energia e materie prime, sono sicuramente fonti di problematiche per le imprese”.
Smart working solo se possibile
Sullo smart working e delle misure attuate anche nella sua azienda per contenere il Covid, Marchesini spiega come nelle sue imprese il lavoro a distanza deve essere organizzato secondo il tipo di impresa. Non sempre ci è quindi possibile. “Ma abbiamo lavorato, e continuiamo a farlo, sulla sicurezza, con norme rigide e precise, verifiche sul personale, organizzazione diversa della logistica, dagli uffici alle mense”, rivela il vice presidente di Confindustria.
Obbligo, impegno di tutti
“Anche i sindacati si sono espressi a favore dell’obbligo vaccinale”, ricorda Marchesini, “vaccinare più persone possibile in tutto il mondo, portando il siero a chi non ce l’ha. Non possiamo concentrarci solo su
alcuni Paesi e permettere che il virus circoli in altri, con la possibilità che si sviluppino varianti”.