domenica, 15 Dicembre, 2024
Economia

Limite al contante, 1000 euro. Ma riciclaggio, evasione e criptovalute brindano lo stesso

L’ anno 2022 si apre purtroppo non solo ancora con la presenza del Covid ma, a quanto si legge in commenti affrettati e non documentati, con un’altra sorta di pandemia, che dovrebbe essere quella della limitazione all’utilizzo del contante entro i €1000.

Così come non si è riusciti ancora a chiarire che un positivo al Covid o alla omicron è teoricamente un soggetto sano fino a prova contraria  (i virologi all’unanimità finalmente vanno dicendo che la corsa ai tamponi si fa solo se si hanno sintomi evidenti), per cui i numeri da diffondere che sarebbero più interessanti forse dovrebbero essere quelli relativi ai contagiati che realmente si ammalano, da più anni in questo caso non si riesce ancora a far comprendere ai cittadini che il contante è moneta legale, si può limitare ma non vietare.

Dal primo gennaio 2022 i trasferimenti di contante tra soggetti diversi dalle banche saranno limitati a 999,99.

Ciò significa che se si vuole fare un acquisto di un qualsiasi bene o servizio, con tanto di scontrino e fattura (l’evasione fiscale non c’entra nulla!), per un importo di euro 1200, dalla tasca potranno uscire solo 999,99 euro, per cui per il rimanente si sarà costretti ad usare uno strumento alternativo.

La norma nacque nel 1991 per arginare la circolazione di contante a favore dei rapitori e terroristi italiani, oltre che internazionali. Si veniva dagli anni di piombo, le rapine agli uffici postali e banche,  nonché i sequestri di persona, erano numerose e finanziavano le Brigate Rosse e gli altri delinquenti che per fortuna abbiamo sconfitto. Le mafie non avevano ancora maturato la grande esperienza che oggi hanno nella finanza internazionale e innovativa, per cui in maniera grezza portavano in giro sacchi e valigette di denaro per regolare i traffici di droga.

Il limite al contante era quindi assai opportuno, non a caso fissato in 20 milioni di lire a quel tempo.

L’abbassamento di questo limite, soprattutto a partire dal 1997, non ha ovviamente prodotto evidenti risultati, in quanto – come noto – le operazioni fraudolente della criminalità e degli evasori fiscali sono costruite attraverso strumenti sofisticati che passano attraverso intermediari finanziari e imprese del tutto regolari. Si badi bene, fino a prova contraria, senza la complicità del sistema legale.

Tornando allora all’esempio di cui sopra, il limite vale per i trasferimenti “a qualsiasi titolo”, per cui anche una donazione o un prestito ad un parente devono fermarsi, se effettuati in contanti, a euro 999, 99.

Ovviamente, essendo vero che il termine “trasferimento” in lingua italiana significa passaggio da un soggetto ad un altro, non c’è bisogno di precisare che il limite al contante non sarà, e non è mai stato, valido per i prelevamenti e i versamenti in banca. Per cui i quesiti e numerosi pronunciamenti di cui leggo non rispondono non tanto a quanto io affermo, anche se con notevole anzianità di servizio, ma sono contrari a quanto dispone l’articolo 49 della legge antiriciclaggio, il decreto 231 del 2007.

Preciso inoltre che nessuna limitazione è prevista per bonifici, giroconti, effettuati comodamente da casa attraverso l’home banking.

Per i bancomat (così le diciamo tutte!) ci sono i limiti giornalieri e mensili che variano per ciascuno di noi a seconda delle disponibilità e non dell’antiriciclaggio, per cui se in un mese ho un limite di €10.000, prelevare tutti questi soldi senza poter essere tacciato di aver infranto alcun divieto. Così se io utilizzo una carta di credito, notoriamente agganciata al plafond di spesa, e non ha limiti di legge (pure i prelevamenti seguiranno ovviamente i limiti contrattuali e non dell’antiriciclaggio). Mancano gli assegni, per i quali resta il divieto di emetterli per importi superiori a 999,99 in forma libera: si resta costretti a usare la clausola di “non trasferibilità”, peraltro già prestampata, fino a richiesta contraria dai clienti, sui carnet delle banche.

Mentre il greenpass rafforzato e le restrizioni per non vaccinati stanno mostrando di funzionare e, con rispetto per tutti, sono secondo me assai opportune  le restrizioni al contante non hanno ad oggi portato a nessuna variazione significativa nella lotta all’evasione fiscale e al riciclaggio. Tutto è documentato e documentabile su richiesta, ma è presente noiosamente in molti studi di chi scrive, che si limitano a riportare dati ufficiali delle autorità monetarie e antiriciclaggio internazionali.

D’altronde, se è cresciuto esponenzialmente il “consumo” di criptovalute e di strumenti di pagamento non tracciabili, un motivo ci sarà. Auguriamoci quindi un buon anno, senza pandemie, soprattutto informative e culturali.

*Prof. Avv. Ranieri Razzante, Professore di Legislazione antiriciclaggio nell’Università di Bologna

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