L’entusiasmo non manca, eppure, complici la pandemia e i rincari, il Natale degli italiani è sempre più povero. Assoutenti ha previsto un crollo degli acquisti pari in media a -230 euro a famiglia e una contrazione di spesa per 4,6 miliardi di euro.
A confermarlo un’analisi di Coldiretti-Ixc, secondo cui un italiano su cinque resterà senza regalo (21%), rinunciandovi per scelta; il motivo sono le preoccupazioni e le difficoltà legate al Covid-19.
Natale e le tasche degli italiani
La disponibilità di spesa degli italiani si è fortemente ridotta, e anche la paura per le ricadute che la pandemia ha sull’economia e sull’occupazione ne influenza le abitudini.
Si stima che in Italia sono oltre 4,8 milioni i poveri che nel periodo natalizio ricorrono alle mense o ai pacchi alimentari.
Cresce e si diversifica la categoria dei poveri. Tra coloro che hanno perso il lavoro, infatti, figurano piccoli commercianti o artigiani costretti a chiudere la propria attività.
Persone impiegate nel sommerso e pertanto escluse da sussidi e aiuti pubblici, ma anche lavoratori a tempo determinato con occupazioni saltuarie messe in ginocchio dalle limitazioni.
”Persone e famiglie che mai prima d’ora – sottolinea la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche”.
E anche al futuro non si pensa con serenità, condizionando la gestione del budget familiare: il 17,4% degli italiani “per paura di non farcela dovrà limitarsi alle sole spese basilari, tra casa e alimentazione”.
Di contro, in risposta a questa situazione gli italiani non si dimostrano avari di buone azioni. Oltre quattro italiani su dieci (43%) durante le feste contribuisce con donazioni od opere di beneficenza.
Come ricorda Coldiretti, si è attivata una rete per la distribuzione di circa mezzo milione di chili di cibi e bevande gourmet.
Buy Nothing, una filosofia da sposare
Un’interessante iniziativa arriva dagli Stati Uniti. Un approccio da incoraggiare tutti i giorni, non solo a Natale…
Buy Nothing è un progetto nato nel 2013 a opera di due amiche, Rebecca Rockefeller e Liesl Clark, mosse dal desiderio di promuovere “un’economia del dono”. La community infatti, che al momento conta più di quattro milioni di iscritti in quarantaquattro Paesi, non è un mero punto di incontro tra domanda e offerta in cambio di denaro, ma uno strumento grazie al quale le persone possono chiedere o offrire qualcosa di materiale e non.
Un progetto che, oltre ad aiutare le persone in difficoltà economica, favorisce anche stili di vita ampiamente promossi negli ultimi anni – e ancora di più dopo la pandemia – ossia caratterizzati da scelte sostenibili e condotte anti-spreco.