“Applicare alcune indennità al personale scolastico che in tempo di Covid diventano indispensabili: si tratta dell’estensione dell’indennità di sede ai lavoratori fuori sede, al personale docente delle comunità montane disagiate, a quello amministrativo delle piccole isole, più il finanziamento dell’indennità di rischio biologico al personale scolastico dovuto proprio al Covid19”.
Le richieste sono state formulate dal sindacato Anief alla Commissione Bilancio della Camera che nelle prossime ore dovrà votare la manovra di bilancio approvata prima di Natale al Senato con il maxiemendamento: con alcuni degli 11 emendamenti alla Legge di Bilancio 2022, il giovane sindacato intende far pervenire ai docenti e Ata della scuole dei riconoscimenti in busta paga assegnati invece a dipendenti di altri comparti.
In particolare, Anief chiede di estendere l’attribuzione di una indennità di sede anche ai 300mila insegnanti assunti “in regione diversa dalla propria residenza”, oltre che “al personale scolastico che presti servizio presso le comunità montane” e anche agli “educatori, collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativi in servizio” nelle piccole isole.
L’organizzazione sindacale rappresentativa, inoltre, continua a battersi perché a tutto il personale scolastico impegnato nel servizio “in presenza durante lo stato d’emergenza da infezione da Sars-2” venga assegnata dal 1° gennaio 2022 “una specifica indennità di rischio biologico”.
Si tratta, spiega Anief nelle motivazioni dell’ulteriore emendamento, di una disposizione già prevista “per il personale sanitario” e che non può essere rifiutata poiché anche nella scuola si opera “in condizioni di lavoro in spazi ristretti”. Secondo il sindacato, attraverso l’indennità “si tratta di destinare almeno mille euro ad ogni unità di personale per il prossimo trimestre”.