In Campania siamo ormai in pieno clima preelettorale. Ci pensa Vincenzo De Luca a rendere l’atmosfera incandescente. Il governatore ha capito che Zingaretti e Di Maio stanno per mettersi d’accordo per trovare anche in Campania un candidato “civico” da appoggiare con un’alleanza che ricalchi quella nazionale. E per non essere stretto nell’angolo ha ripetuto, perché entrambi intendano, che lui comunque si candiderà.
Un bel pasticcio per i due leader dei partiti che guidano il paese. È vero che tutto sarà comunque condizionato dall’esito delle elezioni in Umbria, perché una vittoria di Salvini potrebbe mandare all’aria la prospettiva di ripetere anche nelle altre regioni la scelta di Perugia. Rimetterebbe, cioè, tutto in discussione. Ma è anche vero che se invece il candidato unitario dovesse imporsi (cosa peraltro molto difficile, dato che in sondaggi attribuiscono un 10 per cento di margine alla Lega), allora è chiaro che De Luca si troverebbe a dover fronteggiare un rivale in casa. Ecco perché è uscito allo scoperto e sta mettendo soprattutto Zingaretti con le spalle al muro. Opporgli un concorrente significherebbe certamente decretare la sconfitta di De Luca. Ma significherebbe anche consegnare la regione al centrodestra.
Il quale centrodestra è alle prese con l’identificazione del candidato governatore. Che spetterà a Forza Italia secondo i recenti accordi presi tra Salvini, Berlusconi e Meloni. Ma chi sarà il prescelto? Quando non c’era ancora l’accordo si era fatto il nome di Gennaro Sangiuliano, direttore del TG2 e in grado di accontentare tutti. Ma ora Forza Italia vorrà scegliersi un suo uomo di fiducia, ed anche se Sangiuliano in passato è stato candidato nelle liste di Forza Italia non può considerarsi oggi un uomo di Berlusconi. È probabile quindi che torni in ballo Stefano Caldoro, ex governatore, e che i boatos davano concentrato sulla candidatura a commissario Agcom. Se Caldoro non si convincerà Berlusconi in prima persona dovrà darsi da fare per convincere Mara Carfagna. Progetto non semplice, dopo i recenti malumori esternati dalla parlamentare in seguito alla formazione della governance di Forza Italia. E i malumori sono emersi anche in questi ore, con Fulvio Martusciello che ha fortemente criticato la scelta del partito di votare insieme a Pd e 5 Stelle i candidati all’Anci regionale.