Via libera al Bilancio di previsione 2022 e triennale al 2024 della Regione dell’Emilia Romagna, definito sulla base di un progetto di legge predisposto dalla Giunta e approvato dall’Assemblea legislativa regionale. Una manovra complessiva da 12 miliardi e 815 milioni di euro, di cui 9,8 per la sanità, con 800 milioni di euro in più per rafforzare servizi di cura e rete territoriale. Un bilancio che lascia invariate le tasse regionali per il settimo anno consecutivo, alleggerendo anzi il carico fiscale attraverso la conferma di diverse misure che comportano risparmi concreti per i cittadini. Manovra che, in seguito al lavoro in Aula, alle proposte dei Gruppi consiliari e al confronto con la Giunta esce rafforzata. A partire dall’impegno condiviso da tutte le forze politiche nella seduta straordinaria dello scorso 13 dicembre dedicata al contrasto della violenza di genere, che, su proposta consiliare condivisa dalla Giunta, ha portato all’inserimento nel bilancio di previsione dello stanziamento di 2 milioni di euro destinati alle Case rifugio (1 milione) e al reddito di libertà (1 milione) per le donne vittime di violenza, con la Regione che su quest’ultima misura quintuplica i fondi nazionali messi a disposizione dell’Emilia-Romagna.
“Grazie ai conti in ordine e a un efficace confronto con tutte le forze politiche in Assemblea legislativa, che ringraziamo – affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano – è stata approvata una manovra virtuosa ed espansiva per rendere più solida la ripresa. L’obiettivo è quello di continuare a contrastare la pandemia, sostenere con forza la ripartenza e creare le migliori condizioni possibili per il futuro immediato e i prossimi anni. Tenendo assieme buona occupazione e crescita sostenibile, salvaguardia dell’ambiente, ricerca e innovazione, nuove competenze, lotta alle disuguaglianze, alla povertà e alle differenze di genere. Tutto ciò nonostante la pressione sui conti pubblici generata dalla gestione dell’emergenza sanitaria e il calo delle entrate regionali, alle quali rispondiamo con nuovi investimenti per quasi 2 miliardi di euro, tasse regionali ferme per il settimo anno consecutivo e, anzi, la conferma di misure che permettono a cittadini, imprese e famiglie di alleggerire il carico fiscale per 100 milioni di euro l’anno. Il prossimo triennio vedrà il via l’attuazione degli interventi previsti nel Pnrr, in particolare nella sanità, nella mobilità sostenibile e nell’edilizia popolare, grazie a progetti in corso di definizione col Governo e in rapporto costante coi territori. Ci mettiamo nelle condizioni – chiudono Bonaccini e Calvano – di costruire l’Emilia-Romagna dei prossimi decenni, insieme a tutta la società regionale, secondo le linee che abbiamo condiviso nel Patto per il Lavoro e per il Clima”.
È una manovra complessiva da 12 miliardi e 815 milioni di euro. Lascia invariate le tasse regionali per il settimo anno consecutivo, alleggerendo anzi il carico fiscale: dall’esenzione del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con più di un figlio a carico (8,5 milioni di euro l’anno) al taglio dell’Irap per imprese e attività economiche nei comuni montani e delle aree interne (9 milioni); dai bus e treni regionali gratuiti per gli studenti fino a 19 anni con Isee familiare non superiore ai 30mila euro (26 milioni), e i bus urbani sempre gratuiti nelle città di inizio e/o fine viaggio per i pendolari che hanno l’abbonamento annuale ai treni regionali (6 milioni), all’abbattimento delle rette dei nidi (22,5 milioni); fino alla copertura del 100% delle borse di studio universitarie (28,5 milioni). È una manovra che prevede nel triennio una spesa per investimenti pari a 1,8 miliardi di euro (817 solo il prossimo anno) sanità e welfare, transizione ecologica e digitale, imprese e lavoro, scuola e università, difesa del suolo e messa in sicurezza del territorio, turismo, cultura, sport.
Sul versante entrate, sono pari a 149 milioni di euro quelle correnti finalizzate alle spese in conto capitale, evitando così il ricorso all’indebitamento. Sempre grazie al lavoro in Aula, su iniziativa consiliare condivisa con la Giunta la manovra di previsione è stata integrata con maggiori risorse per 900 mila euro destinate borse di studio per gli studenti delle scuole primarie e secondarie, 500 mila euro aggiuntivi per servizi a beneficio delle persone sordomute, 220 mila euro in più per l’acquisto di parrucche da parte di pazienti sottoposti a terapie oncologiche o affetti da alopecia, 400 mila euro per rendere disponibili voucher sportivi per figli di famiglie numerose e persone con disabilità fino a 26 anni, nonché nuovi fondi per giovani coppie (almeno 5 milioni) che acquistano o ristrutturano casa in montagna: nel 2022 si procederà allo scorrimento delle graduatorie oppure sarà varato un nuovo bando nel 2022. Ancora: un milione per auto elettriche e non inquinanti destinato a Comuni ed enti locali emiliano romagnoli e 380 mila per l’Unione Ciechi regionale per servizi a favore degli ipovedenti.