Nuove tensioni nel tormentato mondo della scuola. Questa volta il tema è il personale Ata-Covid a rischio di licenziamento. A lanciare l’allarme è la Uil scuola con una nota dove si sottolinea lo stato di precarietà del personale.
L’organico Covid Ata è di 22 mila persone – in pratica se ne ‘salvano’ 7.800. “Il mancato rinnovo della proroga significa che verranno licenziate 14 mila persone”, scrive la Uil, “I 100 milioni destinati a questo personale andranno agli Uffici Scolastici Regionali (USR) che non potranno distribuirli a tutte le scuole”.
Gli interrogativi
“Con quale metodo si decideranno i contratti da prolungare?”, si interroga la Uil, “Sulla base dell’andamento dell’epidemia in atto o con quale criterio?” Destinare 60 milioni al fondo per la valorizzazione, calcola il sindacati, significa che ai 12 euro per la dedizione (che ora vengono definalizzati, si toglie cioè la dedizione) si aggiungono 3,4 euro arrivando a 15,4 euro.
Nel gioco delle poste finanziarie, 20 milioni vanno alle scuole paritarie.
“E’ confermata la linea di questa Manovra, si sta scegliendo di disinvestire sulle persone”, commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, “questo piano finanziario rende molto difficile sottoscrivere un contratto”.
I soldi che mancano
Facendo un calcolo approssimativo, sulla base dei numeri forniti dallo stesso ministero, circa 14 mila Ata Covid restano senza proroga. “Secondo i tecnici del ministero ci sarebbero voluti circa 240 milioni di euro”, scrive Orizzonti Scuola, “per permettere la proroga fino al termine delle lezioni, che varia a seconda dei calendari scolastici regionali, per poter rinnovare le supplenze dei circa 22 mila Ata assunti per far fronte all’emergenza epidemiologica”.
Ne arrivano 100 milioni. Non solo. I nuovi fondi devono ‘bastare’ per oltre 5 mesi di supplenze. “Allora facile desumere”, osserva Orizzonti, “che, se per poco più di tre mesi sono stati stanziati 400 milioni di euro (nella cifra è compreso anche il personale docente Covid, circa 20 mila contratti), 100 milioni di euro non possono essere sufficienti per coprire le stesse supplenze fino a giugno.
Indignazione dal mondo sindacale dopo la notizia. “I 100 milioni”, scrive l’associazione Anief, “rivolti a personale Ata Covid copre solo 8mila amministrativi e collaboratori scolastici, così gli altri andranno a casa“.