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Al Jazeera l’occhio arabo sul mondo, fiore all’occhiello di Doha

Reportage sul Qatar verso i mondiali di calcio 2022 (2)
lunedì, 13 Dicembre 2021
1 minuto di lettura

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Al Jazeera è ormai un network mondiale e come tale viene considerata dai governi e dagli opinion-makers. E’ stata fondata nel 1996 a Doha per espressa volontà dell’Emiro Hamad bin Khalifa al – Thani con un investimento iniziale pari a 137 milioni di dollari. Obiettivo dell’Emiro era creare un network satellitare in onda 24 ore al giorno, senza problemi di budget o di introiti pubblicitari.

Il successo fu immediato. Taglio, inchieste, innovazioni tecnologiche, copertura mondiale … ogni dettaglio venne studiato e focalizzato e l’affermazione non tardò ad arrivare. La programmazione seguiva il doppio binario: inglese e arabo, adattando al pubblico di destinazione linguaggio e target.

Nel 1998, durante la seconda guerra del Golfo, la tv fu in prima linea nel “coprire” l’operazione “Desert storm” in Iraq. Fu quello il momento della sua definitiva affermazione. “E’ la nuova CNN”, si affrettarono ad affermare i columnist di tutto il mondo. Una tv in lingua inglese capace di raggiungere con Al Jazeera English 260 milioni di spettatori.

Ma una tv che si rivolge anche in arabo al mondo arabo.

Le accuse di manipolare e indirizzare le fonti le sono così giunte più volte e non solo dai paesi occidentali. La Libia del colonnello Gheddafi, la Siria, il Bahrein, l’Egitto  sono alcune delle nazioni arabe che hanno accusato l’emittente di fomentare disordini e di mettere in pericolo la sicurezza di quegli stati manipolando l’opinione pubblica. Anche Israele più volte ha messo nel mirino l’emittente: nel 2017 ha deciso la chiusura e l’oscuramento del canale accusando la tv di fiancheggiare il terrorismo dopo i disordini avvenuti sulla spianata della Moschea. Negli anni le accuse si sono succedute costruendo una lettura dell’emittente che indaga sulle vicende degli altri paesi censurando i problemi interni. Come se volesse distogliere l’attenzione dai problemi di casa propria.

Gli ultimi anni hanno visto i grandi gruppi multimediali mondiali investiti da una crisi finanziaria e di prodotto che non ha risparmiato Al Jazeera. Ma l’emittente rimane sulla scena mondiale uno strumento insostituibile per raccontare le notizie dal punto di vista arabo. Molte voci si sono interrogate nel chiedersi se sia veramente una voce libera; sicuramente è uno strumento che ha contribuito a cambiare le società della regione  e che ha ora  un ruolo fondamentale anche in questa nuova avventura sportiva mondiale del Qatar.

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