L’epidemia corre più veloce tra i non vaccinati con un tasso di incidenza pari a 237,95 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, pari a circa 10 volte in più la popolazione vaccinata con terza dose. Si stagliano sempre più nitide quattro pandemie a diversa velocità, da quella dei non vaccinati a quella dei vaccinati con tre dosi, i più protetti. Durante il periodo che va dal 29 ottobre al 28 novembre, le infezioni nella popolazione vaccinata con terza dose si fermano a 25,03 ogni 100.000 abitanti a settimana, a seguire c’è la popolazione vaccinata entro 5 mesi con più del doppio dei nuovi casi, infatti l’incidenza dei contagi tra questi individui è di 61,06 ogni 100.000 abitanti a settimana.
Il calo di efficacia del vaccino dovuto al tempo trascorso dall’ultima dose porta a un incremento notevole delle infezioni settimanali nella popolazione vaccinata oltre 5 mesi, con un’incidenza dei contagi che schizza a 90,04 ogni 100.000 abitanti per questi individui. È quanto emerso dalla 77ma puntata dell’Instant Report Covid-19 – https://altems.unicatt.it/altems-covid-19 – una iniziativa dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale. “Valutando l’incidenza settimanale ogni 100.000 abitanti, calcolata tenendo separate la popolazione non vaccinata, vaccinata entro 5 mesi, vaccinata da oltre i 5 mesi e vaccinata con terza dose – afferma il professor Americo Cicchetti, direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari dell’Università Cattolica (ALTEMS) – è possibile vedere che siamo di fronte a quattro pandemie diverse che corrono assieme. L’epidemia corre più veloce tra i non vaccinati con un tasso di incidenza pari a 237,95 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, pari a circa 10 volte in più la popolazione vaccinata con terza dose, continua Cicchetti”. “Il 67% dei vaccinati da oltre 5 mesi non verrebbe contagiato se fosse stato sottoposto a vaccinazione con terza dose – afferma Cicchetti – e questo avrebbe permesso una riduzione del numero totale dei contagi pari a circa 29.319 su 44.023 contagi verificatisi negli ultimi 30 giorni”.