Fermare la speculazione che sta mettendo in ginocchio i produttori di latte. Una vicenda diventata un caso emblematico a dimostrazione delle difficoltà di alcuni settori agricoli. A scendere in campo è la Coldiretti che sollecita rapide iniziative a sostegno dei produttori.
Basta attendere
“Non si può aspettare oltre per rendere immediatamente operativo l’accordo di filiera raggiunto per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che a rischio c’è il futuro di 26mila stalle alle quali, “va riconosciuto il giusto compenso che tenga conto dei costi di produzione sempre più alti”.
Costi alle stelle
Davanti all’esplosione dei costi di energia e mangimi e con il latte spot venduto sul mercato a quotazioni record, per la Coldiretti bisogna tutelare i piccoli produttori. “È necessario”, sottolinea Prandini, “adeguare subito i compensi riconosciuti agli allevatori italiani sulla base del protocollo sottoscritto da tutta la filiera al tavolo latte del Ministero delle politiche agricole, che prevede un aumento fino a 4 centesimi da parte della grande distribuzione e dei caseifici”.
Pratiche illegali e denunce
Senza segnali concreti dopo la pubblicazione del decreto legislativo in Gazzetta ufficiale, la Coldiretti, non rimarrà ferma. “È pronta a presentare le prime denunce contro pratiche sleali”, conclude Ettore Prandini, “per tutelare il lavoro e la dignità delle imprese di allevamento ma anche per salvare un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici ed evitare lo spopolamento e il degrado di interi territori soprattutto in zone svantaggiate”.