Raimondo Grassi è architetto e urbanista di successo. Il perimetro delle sue attività si è ampliato a dimostrazione di come un professionista brillante può presentare e realizzare progetti in campi di alta tecnologia come energie rinnovabili ed aeronautica. Settori che oggi lo vedono protagonista di eccellenza internazionale. Grassi ha anche un’altra passione, quella per Roma. Presidente del Movimento “Roma Sceglie Roma”, svela i pilastri della sua ideologia e dei progetti che la Capitale può realizzare. Un dono che metterebbe a disposizione del Sindaco Roberto Gualtieri e della neo insediata amministrazione per il bene dei cittadini.
A Raimondo Grassi chiediamo di illustrarci il suo pensiero sul futuro delle energie rinnovabili, sulla transizione ecologica e i suoi costi.
Lei è riconosciuto a livello internazionale sia come brillante architetto e urbanista sia come e un industriale di successo nel campo delle rinnovabili e dell’aeronautica. Ci potrebbe parlare della Sua storia imprenditoriale?
Provengo da una famiglia di ingegneri, architetti e costruttori. Il mio bisnonno ha contribuito con la sua impresa allo sviluppo della Roma dei primi anni del secolo scorso, realizzando gran parte della viabilità del centro storico ed edificando molti quartieri popolari di Roma come il Tuscolano. Personalmente, come architetto ed urbanista, mi sono occupato di progettazioni e di restauri di importanti edifici storici, di rigenerazione urbana soprattutto a Roma. Ho lavorato molto nel settore dell’ Industrial Design, nel ‘90 ho disegnato la “Official Bag” dei mondiali di calcio e tanti altri oggetti di uso comune e di arredamento. Nell’ormai lontano 2005 ho abbracciato il tema delle energie rinnovabili, progettando e realizzando grandi impianti, principalmente fotovoltaici in Italia. Mi sono appassionato a questo settore sempre di più e sono stato docente universitario in un Master per Architettura del Verde e la cura dei Parchi.
Solo recentemente il mio gruppo è entrato nel settore aeronautico con l’acquisizione della ex “Fiat Avio”, oggi “Ase Aerospace” di Legnano, attiva nel settore della costruzione di motori che servono ad avviare i velivoli ed assicurarne i comandi primari.
In Italia occorre riportare la voglia del fare, dell’investire. Per questo, bisogna offrire progetti di spessore che guardino al futuro e che siano sulla stessa lunghezza d’onda della sostenibilità e della transizione. Lei è al lavoro su alcuni importanti progetti. Ci può fare degli esempi?
Stiamo lavorando alla realizzazione di un grande parco “agri-fotovoltaico” della potenza di 50 MegaWatt che produrrà energia verde e soprattutto non rovinerà il suolo, poiché sotto i moduli fotovoltaici verranno poste in essere coltivazioni di frutta ed ortaggi che manterranno vivo il suolo agricolo evitandone la desertificazione. Siamo stati tra i primi in Italia ad avere questa sensibilità che oggi è, per fortuna, diventata un protocollo generale su tutti i nuovi impianti.
Lei è Presidente del Movimento “Roma Sceglie Roma” e con un gesto di umiltà ha scelto di fermare la Sua candidatura alle amministrative 2021, nonostante in molti si aspettassero Lei, probabile sindaco… come mai ha preso questa decisione “diplomatica”? Cosa è accaduto?
Ho fondato il movimento civico “Roma Sceglie Roma” più di sei anni fa per il grande amore che ho per questa città dove sono nato e dove vivo da sempre e per l’ improcrastinabile esigenza di fare qualcosa di concreto per riattivarla e risollevarla. Ho radunato così intorno a me, un gruppo di cittadini dalle competenze specifiche perché si preparassero, oltre ad affrontare le numerose problematiche che affliggono la città, a diventare classe dirigente. La mia candidatura a sindaco di Roma, all’ interno del nostro movimento, è stata naturale conseguenza di oltre sei anni di lavoro e di sondaggi , che ci davano all’8%, sulla città. Tant’è che anche la coalizione di centro destra mi ha chiesto di rendermi disponibile per guidare Roma.
È noto a tutti quanto è successo, con scelte da noi non condivise che mi hanno impedito concretamente di scendere in campo a sostegno di un progetto nel quale non ci siamo riconosciuti, tuttavia parte dei nostri si sono messi comunque a disposizione della città candidandosi con i partiti sia del centro destra sia del centro sinistra a evidenziare la nostra equidistanza ed il nostro civismo.
In altre parole Lei ha scelto il bene comune rispetto alla conquista di un ruolo. Se il Sindaco neoeletto Roberto Gualtieri Le chiedesse di essere presente con idee e consigli proprio per il bene di Roma e dei cittadini, Lei accetterebbe?
Noi abbiamo fondato il progetto Roma su tre punti : una legge speciale che consentisse di riattivare il volano economico della città, con la semplificazione dei processi autorizzativi e maggiori poteri al sindaco; una profonda riforma della governance con l’accorpamento e la trasformazione degli attuali municipi in macro-aree e la creazione di una nuova classe dirigente competente e preparata a risolvere i gravi problemi di Roma. Crediamo che si debba cambiare l’ offerta politica sulla città con un maggiore coinvolgimento dei cittadini e soprattutto riaccendendo in loro le aspettative che da troppi anni sono deluse e hanno prodotto come risultato , anche in quest’ultima tornata elettorale, grande assenteismo dalle urne. Noi siamo fermamente intenzionati a continuare in questa direzione affinché’ i romani possano finalmente riconoscersi intorno ad una proposta credibile per la città e non in una serie di vuoti slogan elettorali che hanno tempestato i media in questa ultima campagna elettorale resa ancor più difficile e complicata dalla pandemia.
I nostri progetti, proposte e studi, cui alcuni candidati Sindaci si sono ispirati, costituiscono un patrimonio per la città e li metteremo a disposizione consegnandoli al Sindaco Gualtieri nell’interesse e per il bene di Roma.
Quale augurio formula all’ attuale amministrazione romana?
L’augurio è quello di fare bene, di superare gli interessi e i condizionamenti dei partiti, di unire le forze attive e produttive della città attorno ad un piano organico di sviluppo per i prossimi 30 anni e anche intorno ai grandi appuntamenti del Giubileo 2025 e di Expo 2030, che devono costituire occasioni di rilancio e riattivazione dell’economia romana con la creazione di posti di lavoro per i nostri giovani. Noi ci siamo e ci rendiamo disponibili a fornire a Gualtieri tutto il nostro supporto anche se siamo convinti che purtroppo, lo dimostra lo stato in cui versa Roma da molti anni, i sindaci di partito subiscono tali e tanti condizionamenti che spesso li portano a perdere di vista gli obiettivi importanti per i cittadini.