venerdì, 15 Novembre, 2024
Attualità

I mercati del petrolio sconvolti dalla pandemia

Intervista a Norman Roule esperto di energia e questioni strategiche

Per gentile concessione del sito The Cipher Brief pubblichiamo questa intervista con l’esperto di energia Norman Roule, un consulente di alto livello, per orientarci in questa complessa materia con l’inverno ormai alle porte.

Norman T. Roule per 34 anni nella Central Intelligence Agency, è stato National Intelligence Manager for Iran (NIM-I) presso l’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale dal novembre 2008 al settembre 2017. In qualità di NIM-I, è stato il principale funzionario dell’Intelligence Community (IC) responsabile della supervisione di tutti gli aspetti della politica e delle attività dell’intelligence nazionale relative all’Iran, incluso l’impegno dell’IC sulle questioni relative all’Iran con i responsabili politici del Consiglio di sicurezza nazionale e del Dipartimento di Stato.

Ci dia una breve istantanea del mercato globale dell’energia di oggi e di quello che vedremo nei prossimi mesi.
Il mercato dell’energia sta attraversando quella che si spera sarà la fase finale di una tempesta perfetta di distorsioni di mercato innescate dalla pandemia e influenzate dai cambiamenti nei mercati dei capitali e dalle iniziative per il cambiamento climatico. Dico la fase finale perché la maggior parte dei Paesi sta tornando alla crescita e al consumo energetico pre-pandemico. La maggior parte dei driver di questa fase finale probabilmente spingerà i prezzi verso l’alto nel breve termine. Alcuni coinvolgono questioni note da tempo che stanno entrando in gioco. Alcuni rimangono imprevedibili. Le industrie ausiliarie che si affidano al petrolio, al gas o ai distillati come materie prime significative aumenteranno i prezzi o sposteranno la produzione verso aree con minore esposizione agli idrocarburi. In breve, nelle prossime settimane, i consumatori dovrebbero spendere non solo per pagare di più alla pompa di benzina, ma al supermercato e al centro commerciale. È probabile che in primavera assisteremo a un sollievo quando diminuiranno le distorsioni della pandemia e della catena di approvvigionamento, diminuiranno le richieste stagionali di gas e petrolio e i produttori di energia intensificheranno le operazioni per sfruttare i prezzi elevati. L’economia cinese mostra anche segni di rallentamento, e i pacchetti finanziari destinati a far ripartire le economie globali faranno il loro corso.

I mercati dell’energia sembrano più complicati che mai. Quali sono le variabili principali in gioco?
Il consumo globale di petrolio è ora tornato a 100 milioni di barili al giorno, una statistica vista l’ultima volta quando la pandemia ha colpito. La produzione è in aumento, ma la tendenza più importante degli ultimi mesi è stata la forte dipendenza dalle scorte di petrolio durante la pandemia. I produttori – in particolare l’OPEC – hanno limitato la produzione per riflettere il loro approccio cauto alla stabilità del mercato e il loro desiderio di ridurre le scorte accumulate durante la pandemia. Di conseguenza, le scorte sono ora inferiori a prima della pandemia. Se si esclude la riserva di petrolio strategico, l’inventario del petrolio degli USA è ad un livello non visto dal 2014-2015. Le scorte di benzina americane sono circa cinque milioni di barili al di sotto di medie stagionali pre-pandemica.

I produttori degli Usa si sono consolidati e l’industria dà la priorità al rendimento sul capitale proprio rispetto all’espansione, in particolare in un ambiente politico sempre più ostile alla produzione di idrocarburi. Di conseguenza, la produzione di petrolio in America è ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici di circa 1,7 milioni di barili al giorno. A questo si aggiunge la spinta a ridurre le emissioni di carbonio, i tagli alle forniture di gas e alcune distorsioni della catena di approvvigionamento, e si ottiene un aumento dei prezzi del gas e la necessità di petrolio (e carbone) per sostituire il gas nella produzione di elettricità ,come vediamo in Cina (1-continua)

traduzione a cura di Sofia Mazzei

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