ROMA (ITALPRESS) – Nel primo semestre 2021 l'attività economica nel Lazio è cresciuta del 5,3 per cento, meno della media nazionale (ma nel 2020 aveva perso meno dell'Italia). È quanto emerge dall'Aggiornamento congiunturale del rapporto su "L'economia del Lazio", della Banca d'Italia. Nonostante la ripresa il livello di attività rimane tre punti al di sotto di quello pre pandemia. Dal rapporto emerge che il recupero del settore turistico è molto lento: nell'estate i turisti italiani sono stati la metà di quelli degli stessi mesi del 2019, gli stranieri il 10 per cento. "Il rapporto ci dice che c'è una ripresa, dopo il periodo pandemico, c'è un cauto ottimismo, in questa prospettiva di ripresa ci sono alcune incertezze legate all'andamento dei contagi, alla difficoltà di approvviggionamento delle materie prime, al rialzo dei prezzi delle risorse energetiche – ha detto Antonio Cinque, direttore della sede di Bankitalia Roma -. Stiamo vivendo un periodo di ripresa con prospettive importanti ma stando attenti ad alcuni rischi". Nei primi sei mesi dell'anno la spesa dei turisti stranieri è stata circa il 70 per cento in meno di quella del primo semestre 2020. Ne hanno sofferto i comparti più legati al turismo come l'alberghiero, la ristorazione e il commercio, in cui si registra una ripresa più fiacca. Migliora il fatturato delle imprese, anche grazie all'aumento dell'export, ma nell'industria e nei servizi gli investimenti rimangono deboli. Positivo il quadro nel settore delle costruzioni, trainato dagli incentivi e dall'andamento favorevole del mercato immobiliare. Nel primo semestre del 2021 l'occupazione è diminuita; dopo il calo nel primo trimestre si è registrato un netto recupero nel secondo. Nel settore privato, attivate soprattutto posizioni lavorative a tempo determinato (quasi il triplo di quelle a tempo indeterminato). La disoccupazione è cresciuta, in larga misura per l'aumento del numero di persone che cercano attivamente un'occupazione. In regione le misure di sostegno ai redditi delle famiglie (Reddito di cittadinanza, Pensione di cittadinanza o Reddito di emergenza) hanno riguardato il 7,7% delle famiglie; una quota maggiore di quella italiana e in aumento rispetto a fine 2020. I flussi dei nuovi mutui sono cresciuti di oltre il 40% rispetto al primo semestre dello scorso anno, riflettendo un marcato recupero delle compravendite nel mercato immobiliare. La qualità del credito è rimasta sostanzialmente stabile, beneficiando delle misure pubbliche di sostegno adottate lo scorso anno e della ripresa dell'attività economica. Emerge, però, un lieve incremento del rischio di credito percepito dalle banche. (ITALPRESS). ror/vbo/fsc/red 16-Nov-21 16:14