Valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale immateriale, animazione territoriale, promozione dei prodotti tipici ed anche punto di riferimento delle comunità, con un crescente ruolo di collante sociale: è il manifesto dell’attività delle Pro Loco attive da 140 in Italia e che oggi contano circa 6300 associazioni.
Una generosa azione che prende il via nel 1881 con la nascita della prima Pro Loco d’Italia a Pieve Tesino (Trentino), anniversario festeggiato dall’Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia con la cerimonia di celebrazione ospitata in Senato, su iniziativa del senatore De Poli.
“Tutto ebbe inizio in un Colle, a San Sebastiano, un luogo simbolico, dove nacque la “società dell’abbellimento” che poi successivamente prese il nome di Pro Loco. Sarebbe un bel traguardo, direi uno straordinario regalo alle centinaia di migliaia di volontari che, da Nord a Sud, operano gratuitamente portando avanti le attività nei territori, se riuscissimo a tagliare il traguardo del disegno di legge” ha affermato il senatore De Poli che, in Senato, è promotore di un ddl sul riconoscimento delle Pro Loco e sulla disciplina delle manifestazioni temporanee.
“Le Pro Loco sono diventate ‘grandi’ in questi 140 anni. È arrivato il momento che le istituzioni, anche a livello normativo, possano riconoscere il valore e il patrimonio del volontariato. Lancio un appello a tutte le forze politiche: approviamo entro la fine della legislatura il ddl sulle Pro Loco. È una battaglia che non ha colori politici”, ha concluso De Poli.
“Pieve Tesino ha tracciato la strada dimostrando che la passione e la generosità profusa per promuovere i territori possono fare la differenza, rappresentando un vero e proprio valore aggiunto” ha affermato il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina.
“Da lì inizia lo sviluppo capillare delle nostre associazioni, un’ascesa – ha proseguito – che fa bene ai territori di cui le Pro Loco sono le prime ambasciatrici: valorizzando le risorse, promuovendone i patrimoni immateriali, amplificando il valore dei prodotti tipici, rappresentando, vere e proprie spinte propulsive”.
Un percorso sviluppato con immutato senso di appartenenza e ferreo rispetto dei valori fondanti, adeguandosi, allo stesso tempo, all’evolversi dei tempi e alle esigenze dei territori, come accaduto nel corso dell’attuale emergenza pandemica che ha visto le Pro Loco scendere in campo a sostegno delle comunità (il 65% delle Pro Loco si è attivato per iniziative sociali, il 50% ha avviato raccolta fondi, 70mila i volontari mobilitati).
“Dalla Pro Loco di Pieve Tesino, che nei suoi 140 anni di storia ha attraversato ben tre secoli, prendiamo le energie per le sfide a cui siamo chiamati come mondo Pro Loco: nelle nostre comunità c’è da ricostruire un tessuto sociale sfilacciato dalla pandemia, tutti insieme facendo rete” ha sottolineato, Valter Pezzarini, responsabile del dipartimento “Eventi nazionali” dell’Unpli e presidente Comitato regionale del Friuli-Venezia Giulia.
Il costante riferimento alle origini e la capacità di modellare la propria azione all’esigenza del contesto storico sono punti cardine dell’attività delle Pro Loco, sottolineati da Monica Viola, presidente Federazione trentina, (“le Pro Loco sono “consapevoli della loro lunghissima storia, da cui trovano ulteriore motivo di orgoglio e stimolo per continuare a dare il loro prezioso contributo alla nostra società”), Lucrezia Sordelli, presidente della Pro Loco Pieve Tesino, (“a quasi un secolo e mezzo di distanza i cambiamento sono stati molti e repentini, ma lo spirito di comunità, l’amore per il territorio e la voglia di mantener vive usanze e tradizioni sono rimasti immutati”), dall’on. Martina Loss (“celebriamo il primo esempio in Italia di gruppo costituito dedicato al miglioramento e alla promozione del proprio territorio.
Onore al gruppo di giovani che coordina oggi la Pro Loco di Pieve Tesino e onore a tutte le Pro Loco d’Italia che grazie al lavoro di moltissimi volontari sono l’anello di congiunzione tra enti e comunità”) e dalla senatrice Donatella Conzatti (“plaudo ai primi 140 di importante attività della Pro Loco di Pieve Tesino e sottolineo i grandissimi valori che la rete delle Pro Loco diffonde”).
L’universo Pro Loco, oggi oltre 600mila volontari, nasce a Pieve Tesino e si dirama in tutt’Italia grazie a quell’intuizione messa in pratica nel 1881, aspetti quest’ultimi evidenziati da Ivo Povinelli, direttore Federazione Trentina Pro Loco (“Quella delle Pro Loco di Pieve Tesino è la storia e l’evoluzione di un’idea di cittadinanza attiva che diventa un fenomeno nazionale”) e Oscar Nervo, sindaco Pieve Tesino (“L’innovazione è stata la chiave per lo sviluppo oggi come lo è stato 140 anni fa, quando l’idea di istituire una Pro Loco nel nostro piccolo paese era cosa inaudita. Da noi le persone hanno deciso di fare questo esperimento, e il risultato è sotto i nostri occhi”).
Un modello virtuoso che si conferma ogni giorno più attuale, con la consapevolezza di costituire una risorsa per i territori, cui garantisce anche un concreto ritorno socio-economico; a partire dai 110mila eventi organizzati del 2018, cui hanno preso parti 88 mln di visitatori e proseguendo con le 20 mila sagre fiere, dello stesso anno, che a fronte delle spesa complessiva di 700 milioni di euro sostenuta della Pro Loco, hanno prodotto, fra effetto diretto, indiretto e indotto, un valore economico e sociale di 2,1 miliardi di euro, dal quale, tra l’altro, sono scaturiti anche 10.500 occupati.
Le Pro Loco rappresentano valori che in questi centoquaranta anni di storia non sono mutati: passione, impegno e dedizione volti allo sviluppo, sostegno e promozione delle singole comunità.
Nel corso della cerimonia, infine, è stato consegnato un riconoscimento per l’attività svolta a favore delle Pro Loco d’Italia a Mario Barone, consigliere onorario Unpli.