Draghi: Immigrati, decisione che ci soddisfa. Quota 100? Sono contrario, nessun rinnovo

Un Consiglio europeo che sulla ripresa post Covid mette il turbo sui finanziamenti. Così da rendere operativi “senza indugio” gli otto piani d’azione presentati dai Paesi. Il Consiglio europeo si attende che “i progetti siano sostenuti da scadenze concrete e da un sostegno finanziario adeguato”.

Il Consiglio europeo sull’energia trova una intesa sulla “urgenza” di un piano di acquisti, sollecitata dal premier Mario Draghi. “Siamo stati espliciti con la necessità di preparare subito uno stoccaggio integrato con le scorte strategiche”, spiega Draghi durante la conferenza stampa al termine del Consiglio,

“Dobbiamo proteggere tutti i Paesi dell’Ue in egual misura. A lungo andare puntare sulle rinnovabili.  Ma se i prezzi del gas salgono, si pone un problema anche di finanziare questo percorso. Ed è difficile rinunciare al gas immediatamente per molti Paesi”. Il caro prezzi dell’energia, spiega Draghi, “mostra la necessità di avere una strategia che punta all’autonomia strategica dell’Unione ed è su questo che la Commissione comincerà a lavorare” precisa Draghi.

Sui temi interni, sulle pensioni, Draghi è perentorio, Io non concordavo con Quota 100 e non verrà rinnovata, ora occorre assicurare una gradualità nel passaggio a quella che era una normalità”.

Alla domanda sulla posizione della Lega in merito al nodo della Polonia che rivendica la supremazia delle decisioni nazionali, il premier ha precisato: “Nessuno ha dubbi che questo governo sia europeista. Abbiamo detto sin dall’inizio che chi fa parte del governo deve rispettare il diritto dell’Unione e considerare l’Euro un grande successo”.

“Non ci sono alternative, le regole sono chiare”, fa presente Draghi, “Non è stata messa in discussione la legge secondaria dell’Unione, ma la legge primaria, il trattato. Quindi non ci sono alternative, le regole sono chiare su questo. Detto questo è chiaro che bisogna mantenere aperta la via del dialogo”

La discussione sul dossier migrazioni tra i leader Ue soddisfa l’Italia. “Sono molto soddisfatto di come si è conclusa la discussione su questi punti. Il testo originario parlava solo di movimenti secondari senza citare l’equilibrio tra responsabilità e solidarietà. Il testo attuale ha introdotto questo concetto”. “Non è vero”, precisa il premier che c’è un’apertura dell’Ue al finanziamento dei muri sulle frontiere esterne. “La commissione non è d’accordo e al Consiglio europeo in tanti non sono d’accordo, compresi noi”.

“Le campagne di vaccinazione in Europa”, sottolinea la nota finale del Consiglio Ue, “hanno portato a progressi significativi nella lotta contro il Covid. In alcuni Stati membri, tuttavia, la situazione rimane molto grave”. Per questo il Consiglio chiede di aumentare ulteriormente i tassi di vaccinazione in tutta l’Unione e  intensificare gli sforzi per “superare l’esitazione vaccinale”. L’Ue, inoltre, continuerà a sostenere la produzione di vaccini.

I leader europei sono riusciti a trovare un compromesso, che poggia, sulle risorse energetiche di cui dispone ogni singolo Paese, con un “rating” di sostenibilità europeo in linea con le scelte della transizione ecologica. Il piano del Consiglio, è quello di “considerate le specificità” dei Paesi. Chi pensa al gas, chi al nucleare, chi al carbone. Ad esempio, l’Italia punta sul gas, la Francia farà ancora affidamento sul nucleare, mentre, la Germania ha notevoli scorte di carbone. Anche in questo caso Draghi indica come soluzione il migliorare un coordinamento con “azioni urgenti”.

Il Consiglio europeo, “Esorta”, si legge nella nota finale, “gli altri paesi sviluppati ad aumentare con urgenza il loro contributo all’obiettivo collettivo di finanziamento per il clima pari a 100 miliardi all’anno fino al 2025. Il Consiglio europeo ha anche preso atto dei preparativi per la riunione della COP 15 sulla diversità biologica che si terrà a Kunming”

Prima dell’avvio dei lavori del Consiglio europeo, Draghi e il Presidente francese Emmanuel Macron hanno avuto un incontro bilaterale per discutere dei temi geopolitici e tra questi gli impegni presi per la stabilità nel Mediterraneo.