Un videogioco in realtà virtuale ambientato all’interno del Palazzo Reale di Palermo. È il progetto al quale hanno lavorato 20 giovani siciliani dell’azienda D-Service Italia, in partnership con la Fondazione Federico II, dal titolo “Anna Belfiore – L’intreccio dei qanat”. Un viaggio pieno di enigmi che immerge il videogiocatore a 360 gradi, permettendogli di visitare, scoprire e conoscere la lunghissima storia di uno dei siti museali più visitati al mondo. “È un nuovo sistema di apprendimento attraverso un videogioco – ha spiegato Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II -. È un gioco che ti fa apprendere qualcosa. Chi giocherà dovrà risolvere degli enigmi. È una cosa meravigliosa. È un passo avanti importantissimo per avvicinare i giovani alla storia del Palazzo. Ci sono mille e altri possibili altri sviluppi”.
La protagonista dell’avventura è ‘Anna Belfiore’, personaggio di fantasia, che di mestiere fa l’antropologa: “Il videogioco diviene stimolo per approfondire la conoscenza, per risolvere enigmi e per conoscere leggende e narrazioni della nostra tradizione – ha aggiunto Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II -. Non è un’alternativa a libri e documentari ma serve per approfondire”.
Il gioco costerà 29 euro, disponibile da dicembre sulle piattaforme Oculus Store e Steam, ed è stato realizzato interamente con le risorse della giovane D-Service Italia: “Tra i nostri obiettivi – ha sottolineato l’amministratore delegato di D-Service Italia, Arduino Leone – c’è quello di raccontare i beni culturali e le destinazioni turistiche attraverso soluzioni tecnologiche moderne ed altamente avanzate come la realtà aumentata e realtà virtuale”.