E’ quanto emerge nello Eurozone economic outlook, realizzato da Ifo Institute, Istat e Kof Swiss economic Institute. In particolare, i maggiori rischi per le prospettive sono legati alle turbolenze geopolitiche: l’accresciuta incertezza derivante dai conflitti commerciali a livello globale, gli sviluppi politici legati a un aumento delle probabilità di una hard-Brexit e i recenti attacchi terroristici alla produzione petrolifera.
Il proseguimento della fase di rallentamento del commercio internazionale potrebbe produrre ulteriori effetti negativi sulle esportazioni e sull’attività manifatturiera dei principali paesi europei, in particolare la Germania.
Per i prossimi mesi gli indicatori compositi sull’andamento dell’economia e quelli di fiducia confermano la persistenza di un quadro di difficoltà economiche.
In questo scenario, nel terzo trimestre la produzione industriale è attesa diminuire (-0,6%) per poi aumentare in misura contenuta nei trimestri successivi (+0,2% nel quarto trimestre e +0,3% nel primo trimestre 2020).
Nell’orizzonte di previsione, il Pil dell’Eurozona mostrerà una maggiore resilienza segnando un moderato aumento nel terzo trimestre (+0,2%) con una leggera accelerazione nei due trimestri successivi (+0,3% sia nel quarto trimestre 2019 sia nel primo trimestre 2020).
Il principale motore della crescita saranno le spese per consumi privati sostenute dall’andamento ancora positivo del mercato del lavoro. (Italpress)