Dall’essiccamento dei residui della depurazione all’utilizzo della logica predittiva per contenere i consumi energetici e migliorare la qualità delle acque in uscita dall’impianto, dal trattamento del percolato di discarica fino a una BioPiattaforma che unisce termovalorizzatore e depuratore.
Le best practice delle aziende italiane che si occupano del servizio idrico saranno al centro del Festival dell’Acqua, ideato e promosso da Utilitalia in collaborazione con Veritas (la multiutility pubblica che gestisce il servizio idrico interato e l’igiene urbana nel territorio metropolitano di Venezia) che torna alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia il 10 e l’11 ottobre.
L’innovazione tecnologica nel campo della gestione idrica, l’importanza della depurazione, la gestione in emergenza e la misurazione dei consumi, sono i temi principali intorno ai quali si svilupperà una due giorni di riflessioni e approfondimenti con relatori nazionali e internazionali ed esperti del settore;
l’iniziativa chiama a raccolta le circa 500 aziende associate a Utilitalia e tutti i soggetti che a diverso titolo si occupano dei servizi idrici e di pubblica utilità.
Il programma del Festival dell’Acqua prevede, tra le altre cose, un incontro sul ruolo dei servizi idrici nel campo della solidarietà internazionale, che vedrà la partecipazione di esponenti della FAO, dell’International Water Association e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Si parlerà poi di governance partecipata e modelli organizzativi, a 25 anni dalla “Legge Galli” che avviò una profonda riforma del servizio idrico basata su un approccio di tipo industriale nella gestione del ciclo idrico integrato.
E ancora della gestione delle emergenze a fronte di fenomeni climatici sempre più estremi, dei nuovi scenari nella misura dei volumi e delle portate di acqua, e di economia circolare con il recupero di materia ed energia dal servizio idrico. (Italpress)