Il filosofo canadese Charles Margrave Taylor e il teologo africano Paul Béré sono i vincitori dell’edizione 2019 del Premio Ratzinger, promosso dalla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI. La cerimonia di conferimento è prevista il 9 novembre nel Palazzo apostolico in Vaticano da parte di Papa Francesco.
La Sala stampa della Santa Sede ha annunciato i nomi dei due studiosi ed ha anche illustrato le principali attività programmate dalla Fondazione per questo autunno. Sono intervenuti padre Federico Lombardi, presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione vaticana, e il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura.
Nato a Montréal nel 1931, Margrave Taylor ha compiuto i suoi studi accademici presso la McGill University di Montréal e poi all’Università di Oxford conseguendovi il dottorato in filosofia. Oltre alla storia della filosofia si è dedicato alla filosofia politica e delle scienze sociali. I suoi contributi più noti riguardano le aree del comunitarismo, del cosmopolitismo e dei rapporti fra religione e modernità, in particolare la tematica della secolarizzazione, di cui è considerato uno degli studiosi più autorevoli.
Originario del Burkina Faso, ma nato nel 1966 in Costa d’Avorio, Béré è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1990, dove ha completato i suoi studi con il dottorato all’Istituto Biblico di Roma. Dal 2007 ha insegnato Antico Testamento e lingue bibliche all Biblico e all’Istituto teologico dei Gesuiti ad Abidjan (Costa d’Avorio) e ha condotto progetti importanti per lo sviluppo della teologia in Africa.Ha collaborato come esperto a diversi Sinodi dei Vescovi, è stato consultore della Segreteria generale del Sinodo. Dal 2018 è membro della Commissione internazionale per il dialogo con la Chiesa anglicana e di diverse associazioni di teologi.