Più potere e ruolo alle donne e una maggiore attenzione alla imprenditoria femminile. Sono gli obiettivi della Confederazione nazionale degli artigiani annunciati durante l’assemblea “Impresa Donna”. “L’innovazione”, fa presente Sergio Silvestrini, Segretario Generale della Cna, “è la sfida principale che deve affrontare il Paese e per vincerla è determinante l’universo femminile”.
Bonetti: dare più welfare
L’iniziativa della Cna ha avuto il sostegno della ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti che ha espresso apprezzamenti per i contributi positivi e la collaborazione nella costruzione di un ambiente nuovo, per ridurre le disparità di genere. “È necessario promuovere il femminile anche nell’imprenditoria”, ha indicato Bonetti, “sviluppando adeguati strumenti di welfare”.
Il modello micro imprese
La presidente di Cna Impresa Donna, Maria Fermanelli ha ribadito come, “la vera sfida è portare le tutele esistenti nel lavoro dipendente anche nel lavoro autonomo. È complicato, complesso ma è la strada da intraprendere”. “La nostra indagine”, prosegue Maria Fermanelli, “mostra che nelle micro imprese sostanzialmente non esiste disparità retributiva tra uomini e donne. Le piccole attività sono portatori di opportunità, dobbiamo uscire dal luogo comune che sono un ostacolo allo sviluppo. Non è vero che tutti i piccoli imprenditori vogliono crescere”, ha osservato la presidente di Cna Impresa Donna, “invece è assolutamente vero che tutti vogliono diventare migliori”. Per il presidente Silvestrini la fase che stiamo vivendo “ci ha fatto scoprire di nuovo parole dimenticate a partire dal welfare. Abbiamo riscoperto il significato di politiche pubbliche e il senso della comunità”.