lunedì, 23 Dicembre, 2024
Considerazioni inattuali

La negazione che afferma

Iosif Brodskij considerava il momento dello scrivere quale affermazione e al contempo negazione dell’io, che si auto-determina scrivendo e pure si annulla per descrivere il resto: per immedesimarsi nell’altro. Ecco forse perché nella negazione sta la chiave della più effettiva forma di affermazione. Ecco ancora perché chi ci nega, chi si oppone alla nostra natura negandone l’esistenza, in effetti la sta affermando in quanto tale. Anche in termini religiosi infatti, coloro che negano Dio sono poi i suoi più esperti conoscitori – quelli che lo studiano e che non sono semplicemente atei ma che si rendono attivi su fronti decisamente opposti rispetto alla credenza ed all’agire cristiano.

IL ROVESCIAMENTO DELLA VERITA’

Coloro che operano il male infatti, come primo baluardo s’impongono la strenua negazione del bene e di quelli che lo rappresentano. Come per il disegno del maligno che nasce dall’invidia della purezza, della grandezza e della perfezione divina – così ogni giorno i suoi adepti si occupano di negarla e distruggerla tramite la ricerca perpetua del rovesciamento della verità. Una verità giusta che chi vive nella negazione del buono e del giusto non riesce ad accettare; e come fu per il figlio di Dio – che Satana tentò di annientare – così avviene per le creature angeliche che popolano la civiltà.

L’INGIUSTIZIA COME NEGAZIONE DEL VERO E DEL BENE

Quelle creature, che sono tra di noi e che credono d’abbattersi quando assistono ad un’ingiustizia, che è una negazione del vero e del bene; ma che poi, forti dell’aiuto trascendente, combattono per l’affermazione di verità – e per quanti piccoli traguardi caduchi e fittizi possano raggiungere i servi del male, mai potranno spegnere la luce della grandezza, così lucente e pura: forte di giustizia e di verità, sinonimi di capacità e forza reale. Già, perché la prima delle caratteristiche del successo raggiunto tramite gli accordi fasulli dell’essenza maligna, è la sua caducità che si spegne con un soffio e che è evidente, nella sua pochezza, agli occhi dell’universo mondo.

LA NEGAZIONE DI VERITA’ E’ LA SUA FORZA

Ecco perché dunque la negazione non è che la più alta e convinta affermazione di verità: perché la invidia, e tenta in un’inutile perpetua lotta di abbatterla con i viscidi, manifesti marchingegni – che solo chi fa le pentole, ma non i coperchi può escogitare: e soltanto chi si limita nella meschinità del male può attuare, privo della vera luce dell’intelligenza. Tutto ciò che è luce e che viene negato dalle tenebre, troverà sempre il modo di irradiarle ed illuminarle: sì, anche quelle, le più insignificanti torbide ombre che cercano di offuscare la forza divina e solare

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