La preoccupazione per le attività militari della Cina irrompono a Parigi alla riunione dell’Ocse che festeggia i suoi 60 anni con un meeting ministeriale che mette al centro il futuro dell’ambiente e le priorità poste dalla Presidenta italiana del G20. Il segretario di Stato Usa Antony Blinken definisce “provocatorie ” le attività militari di Pechino nei pressi di Taiwan.”Esortiamo Pechino a cessare le pressioni diplomatiche” nei confronti di Taiwan, ha aggiunto Blinken, “Da anni abbiamo contribuito alla stabilita’ dello stretto e in tutta la regione”, ha dichiarato Blinken. Anche l’Italia è presente alla due giorni francese dell’Ocse per “rafforzare i rapporti multilaterali con gli altri Stati, fondamentali anche per la ripresa economica italiana”, come ha detto il ministro Di Maio, che ha aggiunto: “Il nostro Paese sta svolgendo un ruolo chiave sui principali dossier internazionali. Stiamo infatti dedicando la massima attenzione a obiettivi come lo sviluppo sostenibile, inclusivo e rispettoso delle condizioni di vita delle persone”. Un ruolo riconosciuto anche oltre oceano, come testimoniato dalle parole di Blinken al termine dell’incontro avuto con Di Maio a margine della riunione ministeriale: ”L’Italia è stata un partner prezioso per l’Afghanistan e per gli sforzi compiuti a sostegno della stabilità in Libia e in Etiopia. Non vediamo l’ora di continuare a lavorare sulla presidenza italiana del G20 e sul lavoro vitale che l’Italia sta facendo per guidarci sul Covid, sul cambiamento climatico e su molte altre questioni fondamentali del nostro tempo”
Per l’Italia nessuno deve restare indietro
La ministeriale è stata centrata sulle “sfide a medio e lungo termine e sulla crisi climatica e la transizione verso la neutralità carbone per un futuro più verde“. Anche in questa occasione, l’Italia ha ribadito la volontà di proseguire sulla strada della de-carbonizzazione senza, però, che la transizione diventi troppo onerosa per cittadini e imprese. Nella sessione plenaria, presieduta da John Kerry, il sottosegretario al ministero dell’Ambiente Vannia Gavaha quindi annunciato l’adesione convinta dell’Italia al programma Ipac (Piano internazionale di azione sui cambiamenti climatici) promosso dall’Ocse per supportare gli Stati membri nel raggiungimento degli obiettivi dell’accordo di Parigi. “Crediamo fortemente nell’obiettivo Net Zero – ha dichiarato Gava -. Come Paese che ha l’onore di presiedere il G20 in questa fase storica per il cambiamento del paradigma economico mondiale, il nostro compito è quello di spronare tutti ad un impegno reale e concreto con l’obbligo di accompagnare cittadini e imprese in questo cammino senza che nessuno, ma proprio nessuno, resti indietro“
I nuovi valori della cooperazione e dello sviluppo economico
Obiettivo comune è quello di aumentare gli sforzi per la lotta ai cambiamenti climatici, promuovere lo sviluppo di infrastrutture di qualità e una società con meno diseguaglianze. “I membri dell’Ocse lavoreranno per costruire un futuro più inclusivo appoggiandosi sulla trasformazione digitale e creando delle opportunità per tutti”, ha spiegato l’Ocse, che in questa occasione festeggia anche i 60 anni dalla istituzione. Il contesto appare molto diverso da allora per le rapide trasformazioni dello scenario mondiale e le nuove tensioni verso l’Asia che animano il dibattito internazionale, comune a tutta la sua membership. Ma anche per i valori condivisi, molti diversi dal passato, come democrazia, rispetto dello stato di diritto, dei diritti umani e della parità di genere.