“L’Arma e’ ben strutturata. Dobbiamo proteggere il debito buono degli italiani, fatto di lavoro e di sacrificio, per far fruttare gli investimenti che verranno. Siamo da tempo impegnati in complesse indagini patrimoniali”. Lo ha detto, in un’intervista a ‘Il Messaggero’, il comandante generale dell’Arma dei carabinieri Teo Luzi. “I controlli (sul green pass, ndr) sono in corso – ha aggiunto – ci avvaliamo di dispositivi elettronici gia’ in dotazione ai nostri equipaggi. L’attivita’ e’ svolta con rigore, ma, come sempre, prima di tutto si usera’ il buon senso. Senza spirito vessatorio nei confronti dei gestori e degli avventori”. Per l’ufficiale dell’Arma “l’impoverimento di famiglie e imprese rappresenta la conseguenza piu’ evidente della crisi economica innescata da quella sanitaria. Siamo particolarmente attenti a monitorare tutte le situazioni di malcontento, in particolare di quelle relative alle categorie piu’ colpite, con l’obiettivo di prevenire derive violente e scongiurare pericolosi fenomeni di saldatura con le frange piu’ estreme”. E sui numeri di femminicidi Luzi ha detto: “I numeri ci consegnano una situazione sostanzialmente stabile rispetto agli anni scorsi. Si tratta comunque di statistiche inaccettabilmente alte – afferma il generale – per questo, l’Arma ha adottato da diverso tempo numerose iniziative” tra cui “una rete nazionale di monitoraggio”. Il cybercrime? “L’Arma si avvale di un’articolata struttura, costituita dal Reparto Indagini Telematiche del Ros a livello centrale e da sezioni e referenti specializzati a livello periferico. La piu’ efficace forma di prevenzione contro questa minaccia resta comunque la piena consapevolezza dei rischi da parte di individui e aziende”.