SESTO SAN GIOVANNI (ITALPRESS) – Crolla il camino del vecchio termovalorizzatore di Sesto San Giovanni: è stato demolito ieri sera a quasi dieci minuti dalla mezzanotte il condotto che per circa 40 anni ha caratterizzato l'inceneritore CORE. Un atto simbolico dell'avvio alla transizione ecologica del vecchio impianto, che verrà sostituito da quello totalmente carbon neutral e di nuova concezione che entrerà in funzione nella primavera del 2023. L'innovativa Biopiattaforma, grazie all'impiego delle più avanzate tecnologie, è considerato il primo termovalorizzatore green del Paese. "La demolizione del camino rappresenta un'importante tappa del percorso per la realizzazione del primo polo green italiano che, con avanzati processi di economia circolare, convertirà le materie di scarto come i fanghi di depurazione e la FORSU, in energia, biometano e biofertilizzanti" ha commentato Alessandro Russo, presidente e amministratore di Gruppo CAP. "Infrastrutture pubbliche come la Biopiattaforma sono la risposta all'esigenza di caratterizzare il sistema produttivo del Paese con nuovi impianti per la produzione di fonti rinnovabili invocati proprio dai Piani strategici del Ministero per la Transizione ecologica". L'intera operazione è realizzata da Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, che nel febbraio scorso ha acquistato dai comuni soci la maggioranza del capitale azionario delle quote di CORE, e da ZEROC, la nuova società che gestirà le attività della Biopiattaforma insieme alle amministrazioni comunali di Sesto San Giovanni, Cormano, Cologno Monzese, Pioltello, Segrate e Cinisello Balsamo. Si tratta "dell'inizio di una nuova epoca per Sesto San Giovanni, per il Nord Milano e per tutta la Lombardia" ha commentato il Sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano. "Il rispetto per l'ambiente e la valorizzazione dei rifiuti in un'ottica di economia circolare – ha aggiunto – saranno i capisaldi per offrire una migliore qualità di vita alle generazioni future. La nuova, avveniristica Biopiattaforma green sarà in grado di traghettare il Paese verso gli obiettivi di sostenibilità ed emissioni zero previsti dall'Agenda Europea per il 2050. I vantaggi per il territorio saranno anche economici e si tradurranno in una riduzione delle bollette dell'acqua e un notevole risparmio sulla tassa rifiuti". Il sindaco auspica che "questo progetto unico in Italia possa presto essere un modello per altre regioni". L'intervento di demolizione ha richiesto mesi di preparazione e coordinamento. Alto 70 metri, il camino è stato abbattuto mediante la tecnica del crollo indotto, con un'operazione meccanica volta a provocare, attraverso l'attività di due scavatori telecomandati a distanza, il collasso del calcestruzzo. Le parti demolite nei prossimi giorni saranno frantumate e portate nei centri di recupero autorizzati, per continuare con la finalizzazione dello smantellamento del vecchio inceneritore e cominciare con i lavori di realizzazione del nuovo termovalorizzatore. Il nuovo impianto verrà reso operativo a ottobre 2022 con la messa in funzione della prima linea e a marzo 2023 con l'esercizio di tutto l'impianto industriale. La Biopiattaforma valorizzerà 65mila tonnellate di fanghi prodotti ogni anno dai 40 depuratori distribuiti sul territorio della Città metropolitana. Proprio i fanghi, che fino a oggi erano materia di scarto, e che in alcuni casi si dovevano portare all'estero per lo smaltimento, serviranno a produrre ben 19.500 MWh/anno di calore per il teleriscaldamento e recuperare fosforo da impiegare come fertilizzante. In questo modo, il 75% dei fanghi verrà trasformato in energia e il 25% in fertilizzante. La linea di gestione dell'umido tratterà 30mila tonnellate ogni anno di rifiuti (ora affidati a strutture esterne) provenienti dai Comuni di Sesto San Giovanni, Pioltello, Cormano, Segrate, Cologno Monzese e Cinisello Balsamo per la produzione di biometano, biocombustibile che riduce l'emissione di anidride carbonica del 97%. (ITALPRESS). bla/pc/red 23-Set-21 17:17