Acea Elabori, la società del Gruppo Acea che si occupa di ingegneria e servizi, e l’Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) del CNR lanciano BIOREF, un progetto di ricerca innovativo che mira al recupero di prodotti che generano elevato valore aggiunto dalla trasformazione della frazione organica dei rifiuti urbani e dei fanghi biologici, favorendo l’applicazione di modelli di economia circolare e portando ad una significativa riduzione degli scarti. BIOREF studia e sviluppa nuove logiche di trattamento integrato dei rifiuti organici, improntate alla valorizzazione del loro potenziale di produzione di acidi grassi a media-lunga catena. Tali composti rappresentano materie prime utilizzabili nell’industria chimica per la produzione di polimeri e cosmetici, il cui mercato è in forte crescita. Il progetto, nato nel 2020 con la firma di un protocollo di intesa tra CNR ed Acea, è volto allo sviluppo di tecnologie evolute nel trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani e dei fanghi biologici, strategiche per l’applicazione dei principi della bio-economia sostenibile ed in linea con le politiche industriali del Gruppo Acea. “Questo progetto di ricerca – ha sottolineato Simona Rossetti, Direttrice dell’Istituto di Ricerca sulle Acque- mira alla valorizzazione dei rifiuti organici recuperando risorse e riducendo drasticamente l’impatto ambientale, ed è per l’IRSA, che da anni si occupa di tecnologie innovative per il trattamento di fanghi e rifiuti, un’occasione preziosa per collaborare con un team di esperti del settore industriale come Acea Elabori per una sinergia strategica in vista di applicazioni su scala reale”. “Quello di Bioref -ha dichiarato Alessandro Filippi, Responsabile Area Industriale Ingegneria e Servizi di Acea Spa e Presidente di Acea Elabori – è il frutto di uno sforzo congiunto che vede la società Elabori del Gruppo Acea e il team dell’IRSA-CNR, impegnate nel ricercare soluzioni concrete e sostenibili per una gestione innovativa di un settore di cruciale importanza come quello dei rifiuti urbani e delle acque reflue. In linea con gli obiettivi prefissati dall’agenda 2030 e dal PNRR, infatti, il progetto svilupperà modelli di economia circolare e porterà vantaggi oggettivi a tutto il settore industriale”.