VARENNA (LECCO) (ITALPRESS) – "Oggi nel mondo circa il 15% dell'energia totale è rinnovabile, di cui due terzi, quella che usiamo noi, eolico, fotovoltaico e idroelettrico, e circa un terzo nucleare. Per tutto il resto bruciamo petrolio. Si tratta di fare un cambiamento epocale, una rivoluzione di natura tecnologica ma anche sociale, manifatturiera, economica. Dobbiamo cambiare il modo di muoverci e di produrre, aumentando in pochissimi anni la frazione di energia elettrica prodotta da rinnovabili e sostituendo prima il carbone e poi il gas". Lo ha detto Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, in un video messaggio al 66° Convegno di studi amministrativi. "Dobbiamo far crescere più rapidamente possibile – ha spiegato – l'offerta di energia elettrica rinnovabile in modo che la domanda possa crescere altrettanto velocemente". Per Cingolani "si tratta di investire migliaia e migliaia di miliardi nel mondo avanzato. Negli ultimi 10 anni nel mondo – ha evidenziato – gli eventi catastrofici connessi al cambiamento climatico sono costati nel Pianeta 1.200 miliardi di dollari e 400 mila vite. Stiamo veramente scherzando col fuoco e se non invertiamo adesso questo trend, rischiamo tra il 2030 e il 2050 di vedere la temperatura crescere ben oltre i due gradi, il limite massimo posto dall'accordo di Parigi, e a quel punto per fine secolo il problema sarà la sopravvivenza sul Pianeta". (ITALPRESS). ym/ads/fsc/red 16-Set-21 18:41