lunedì, 16 Dicembre, 2024
Sanità

Stati generali salute in Toscana, cittadini chiedono maggior servizio sul territorio

Si è chiuso con la forte richiesta di servizi territoriali e maggiore e migliore organizzazione delle Asl il percorso partecipativo sugli Stati generali della salute in Toscana. Oltre 200 le richieste formulate da cittadini e stakeholders che la commissione del Consiglio regionale, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), non lascerà inevase. “Per la prima volta – dichiara infatti Sostegni – abbiamo fatto una ricognizione a 360 gradi su tutto il mondo della salute in Toscana. Il prossimo passo sarà una proposta di risoluzione per fissare nero su bianco impegni di riforma da chiedere alla Giunta”.

A conti fatti, queste le risultanze: oltre 180 contributi da cittadini, operatori sanitari e socio-sanitari, operatori economici e del terzo settore, che hanno indicato – lasciando un contributo scritto o richiedendo un’audizione in Commissione – come priorità per la definizione di nuove politiche della salute in Toscana l’organizzazione del territorio, delle case della salute, delle zone distretto e Società della salute e l’organizzazione delle aziende sanitarie, Asl e ospedaliere universitarie, e della rete ospedaliera. A fine anno, come già annunciato da Sostegni, si terrà una giornata di approfondimento del percorso partecipativo che segnerà un “passaggio molto importante.

Per la prima volta – spiega infatti il presidente – abbiamo aperto una consultazione pubblica sul sistema della salute nella nostra regione per evidenziarne le criticità ma soprattutto per trarre degli spunti di riforma”. Un lavoro complesso che si sviluppa su più fasi: la prima di consultazione ed ascolto, con il portale web dedicato alla raccolta di suggerimenti e con le audizioni in commissione, che si chiuderanno alla fine del mese di settembre con un numero di circa 200 soggetti auditi tra operatori del campo socio-sanitario, del terzo settore, delle categorie economiche e sociali; la seconda di lavoro istituzionale, con la redazione e l’approvazione da parte del Consiglio di un atto contenente le priorità per la Salute in Toscana sulle quali chiedere un impegno preciso da parte del governo regionale; infine la fase di “traduzione” da parte della Giunta delle richieste dei cittadini e del Consiglio in politiche di riforma di tutto il sistema socio-sanitario della nostra regione. «È davvero fondamentale – prosegue Sostegni – vedere tutto questo lavoro come un percorso unico, che si sviluppa su tre tempi: partecipazione e ascolto, discussione istituzionale, decisione. Ma vorrei sottolineare l’importanza del primo passaggio, quello che abbiamo sviluppato attraverso il portale per la consultazione pubblica e che rappresenta il primo vero tentativo, a partire dalla riforma del 2015, di coinvolgere a 360° i cosiddetti “stakeholders”, tutti coloro cioè che sono interessati a dare un contributo di proposta per migliorare il mondo della salute, perché ci lavorano, perché lo vivono come volontari, perché ci entrano in contatto quotidianamente per ricevere una prestazione”.

“Naturalmente – afferma ancora il presidente della Commissione – il lavoro va avanti: per tutto settembre ascolteremo ancora numerosi soggetti, una sessantina, che hanno richiesto un’audizione tramite il portale e faremo anche un focus tematico sulla digitalizzazione. Poi ci dedicheremo alla stesura di una risoluzione in cui saranno individuate le priorità che abbiamo raccolto in questi mesi di ascolto e che di fatto sarà la “cassetta degli attrezzi” che il Consiglio consegna alla Giunta regionale per impostare le politiche della Salute per la Toscana dei prossimi anni”. Soddisfazione per il lavoro fatto e i primi risultati raggiunti, la esprime il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo. “Ringrazio il Presidente Sostegni e tutti i membri della Commissione, perché Il lavoro svolto dalla Commissione e da tutta l’Assemblea nell’organizzare gli Stati Generali della Salute è doppiamente importante sia da un punto di vista di metodo che di merito. La partecipazione diffusa di cittadini, professionisti della sanità, associazioni di volontariato e del terzo settore ci hanno permesso di aprire ancora di più le porte di questa Istituzione a tutti coloro che vivono, lavorano o studiano nella nostra regione su un tema fondamentale come il diritto alla salute”.

“Questo – continua – dimostra che quando cittadini vengono invitati a partecipare, colgono l’occasione. Le Istituzioni democratiche ne escono rafforzate anche nel loro legame con i cittadini”. Nel merito degli Stati generali, il presidente è convinto che le indicazioni emerse “sono importanti perché tracciano alcune necessità fondamentali su cui ci sentiamo impegnati a riscrivere l’offerta sanitaria della nostra regione che è sì ai primi posti nazionali per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza, ma che presenta ancora varie aree su cui intervenire per migliorarla e soprattutto per portare il diritto alla salute sempre più vicino alle cittadine e cittadini della Toscana”. Una necessità che a detta di Mazzeo la pandemia ha reso “sempre più evidente”. “L’emergenza sanitaria ci ha insegnato una cosa che non dobbiamo dimenticare: la sanità pubblica è un bene collettivo da difendere e implementare affinché non vi siano più differenza nella qualità dell’assistenza e della cura tra chi vive in una grande città e che vive in un piccolo borgo o in un’area periferica. Il cittadino di Zeri deve avere la stessa qualità nei servizi sanitari del cittadino che vive a Firenze, perché il diritto alla salute non deve conoscere disuguaglianze”.

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